Report risponde. La reazione di Sigfrido Ranucci a Fontana, che ieri voleva diffidare la Rai per impedire al programma di trasmettere il servizio
Arriva puntale la risposta dopo l’incredibile minaccia del governatore della Lombardia alle testate di Report e del Fatto. La risposta del conduttore del programma d’inchiesta Sigfrido Ranucci a Fontana, che ieri voleva diffidare la Rai per impedire a Report di trasmettere il servizio, è stata ironica ed esaustiva. “Non vedo proprio perché non dovremmo andare in onda. In fondo raccontiamo un bel gesto. Senza di noi – prosegue Ranucci – e senza il Fatto Quotidiano nessuno avrebbe infatti saputo che l’azienda del cognato del presidente della Lombardia ha donato ai suoi cittadini materiale sanitario. E dal momento che Fontana dice di essere all’oscuro possiamo dire che tutto sia avvenuto a sua insaputa, sia in Regione che in casa. Insomma, credo debba ringraziarci. Se non ce ne fossimo occupati noi avrebbe continuato a non sapere nulla”.
Caso Fontana, Report risponde picche
Piccante la risposta che non lascia spazio a repliche da parte del governatore che, al massimo, in alternativa a tacere può solo fare marcia indietro stando a quanto da lui stesso dichiarati. Una situazione che, sotto il profilo giuridico, sarà valutata in altra sede. Resta l’invasione tentata da Attilio Fontana di fermare un servizio giornalistico. Report resta l’ultimo baluardo di giornalismo d’inchiesta a livello televisivo nel paese dove l’informazione è libera soltanto sulla carta. Nelle speciali classifiche sulla libertà d’informazione l’Italia occupa puntualmente posti ben lontani dalle vette.
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L’informazione libera e indipendente va cercata con il cerino. Le influenze politiche sulle principali testate e il precariato altamente diffuso del mondo dell’informazione rappresentano un macigno per l’informazione.
