Da un lato l’Oms avverte che è necessario mantenere ancora alta l’attenzione perchè il virus non è sparito. Dall’altro, alcuni scienziati scoprono che il numero di asintomatici non contagiosi aumenta.
Grazie al contact tracing che molti paesi stanno effettuando è stato infatti possibile rilevare che alcuni (ma forse sono molti) casi asintomatici e i loro contatti non sfociano in trasmissioni secondarie.
Pare che tale casistica sia del tutto ignota alla letteratura scientifica e per questo sta facendo molto discutere.
La dottoressa Maria Van Kerkhove, funzionaria dell’OMS, ha dichiarato, come riportato da molti quotidiani, che “Il contagio dell’infezione da coronavirus da parte di persone che non mostrano sintomi sembra essere rara” ed aggiunto: “Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni da paesi che stanno tracciando i pazienti e i loro contagi, e sono rari i casi di trasmissione secondaria”.
Tuttavia, oggi la stessa funzionaria ha ridimensionato la portata delle proprie parole specificando: «Sono stata fraintesa, li stiamo ancora studiando».
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Molti paesi si stanno muovendo verso una mappatura il più possibile capillare non solo della diffusione della malattia ma anche della sintomatologia.
A Singapore, dove si prevede di mappare i cittadini, attraverso un dispostivo bluetooth, la metà dei casi che sono stati ultimamente diagnosticati non è accompagnata da sintomi.
Questo in base a quanto avrebbe riferito il co-presidente della task force governativa sull’epidemia a Reuters.
In Cina invece ben 300 pazienti COVID-19 asintomatici non avrebbero contagiato le persone con cui sono entrate in contatto.
In Italia sarà l’app Immuni, che è al momento attiva in 4 regioni pilota (Abruzzo, Liguria, Marche e Puglia), a servire allo scopo di tracciare contagio, sintomatologia e le variabili a tali elementi connesse, il tutto in modo anonimo, come ribadito dalla ministra dell’Innovazione Paola Pisano.
Purtroppo il miglioramento delle condizioni nostrane ed europee non è accompagnato da una regressione a livello globale: in Africa e in Sud America la situazione è molto critica.
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