Tra gli emendamenti al decreto rilancio ce ne sono diversi in campo automotive: dagli incentivi alla rottamazione allo stop all’eco-tassa almeno fino a fine anno.
La Commissione Bilancio della Camera è impegnata nella prima lettura del “decreto rilancio” e non pochi sono gli emendamenti relativi all’automotive.
Le modifiche richieste vanno dall’estensione degli incentivi alla rottamazione anche a modelli prima non inclusi allo stop fino al 31 dicembre 2020 dell’imposta sui veicoli più inquinanti che era prevista nella legge di bilancio 2019.
In particolare, quest’ultima proposta è contenuta in vari emendamenti che promanano da un ventaglio variegato di forze politiche (Cinque Stelle, Italia Viva, Lega, Forza Italia nonché Noi con l’Italia- gruppo Misto.
La tassa aveva un range che va dai 1100 ai 2500 euro e non è quindi trascurabile l’impatto economico della misura.
Un’altra modifica particolarmente gettonata in ambito automotive è quella sugli incentivi per la rottamazione. Si tratterebbe di un contributo dello Stato che partirebbe da luglio fino al termine del 2020 pari a 2mila euro, a condizione che il concessionario lo raddoppi, per vetture anche benzina e diesel, a fronte della rottamazione di auto che abbiano almeno 10 anni di età (senza rottamazione l’incentivo si ferma a 1000euro da raddoppiare da parte del venditore).
Inoltre, un’altra modifica richiesta permetterebbe l’introduzione di un’ulteriore agevolazione per le persone fisiche che, tra il 1° luglio 2020 e il 31 dicembre 2020, rottamano un’auto usata Euro 0,1,2 o 3 acquistando contestualmente un’altra auto usata che sia almeno Euro 5: l’esenzione dal pagamento degli oneri fiscali sul passaggio di proprietà.
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Sia i Cinque Stelle sia Italia Viva hanno presentato un emendamento affinchè sia rafforzato il bonus per le auto elettriche e ibride plug-in, aprendolo anche modelli prima non riguardati dalla misura (tra 61 e 95 g/km di CO2). Il contributo di 2mila euro sarebbe erogato in caso di rottamazione di un veicolo tra Euro 0 e Euro 4. Spetterebbe invece il contributo di mille euro senza rottamazione.
La proposta incontrerebbe anche il favore dell’opposizione che appoggia il rifinanziamento del bonus per l’elettrico.
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