Quarto Grado guida la situazione legata all’omicidio di Marco Vannini avvenuto nel lontano 2015. Nuove intercettazioni alla luce dei fatti
il programma Quarto Grado in onda su Rete 4 sta monitorando in primo piano la vicenda legata all’omicidio di Marco Vannini. La vicenda risale nel lontano 2015 quando Marco aveva deciso di trascorrere una due giorni dalla ragazza, Martina Ciontoli prima della partenza per la vacanza.
Marco lavorava come bagnino in uno stabilimento balneare di Ladispoli e si apprestava a godere le meritate ferie finchè il suo corpo è rimasto inerme di fronte a quegli assurdi spari.
Il padre di famiglia della fidanzata, Antonio Ciontoli aveva estratto dalla tasca una calibro 9 e aveva scagliato dei colpi d’arma da fuoco senza pietà, perforando il corpo del povero ragazzo, immerso nella vasca da bagno. Questa è la ricostruzione degli inquirenti sul caso Vannini che ancora oggi nasconde qualche sospetto.
LEGGI ANCHE —–> Omicidio Marco Vannini: la ricostruzione del caso
L’omicidio di Marco Vannini potrebbe scrivere un nuovo capitolo della storia, indirizzandolo sull’eventualità di reato per dolo. Al momento del decesso erano presenti tutti i componenti della famiglia Ciontoli, convocata a rispondere delle accuse davanti alla Seconda Sezione della Corte d’Assise d’Appello di Roma il prossimo 8 Luglio.
L’intera famiglia rischia una pena di 14 anni di reclusione, incriminata di aver avuto più di un complice nella vicenda avversa al povero Marco. Nel frattempo la Cassazione ha sospeso l’udienza in programma e ha di nuovo convocato in tribunale tutti i componenti della famiglia Ciontoli, compresa la fidanzata di Marco, Martina e il fratello Federico.
Oggi infatti, salgono a galla alcune intercettazioni risalenti ai tempi dell’omicidio, quando la famiglia giaceva in caserma, in attesa di essere ascoltata dal magistrato che curava il caso. Frasi mai apparse agli atti del fascicolo aperto sull’omicidio di Marco Vannini.
Il padre Antonio e i figli Martina e Federico discutevano a bassa voce di alucni dettagli sulla vicenda, catturati da una microspia che registra così la frase di Federico:
“Glielo avevi detto che quella ogiva ti sembrava una ciste?” – ripeteva per ben due volte in quegli istanti rivolgendosi al padre. Un dettaglio che fino ad ora agli atti era passato inosservato perchè si trattava di una sporgenza del corpo di Marco, riconducibile ad una ferita e nulla più.
LEGGI ANCHE —–> Omicidio Yara Gambirasio: la ricostruzione del caso e le fasi del processo
Anche la fidanzata Martina, la quale conosceva più di tutti ogni dettaglio del suo corpo ha confermato le parole del fratello. Il caso sembra davvero essere entrato in una fase cruciale.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche su sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…