Il dramma di un ex grande calciatore: “Mio figlio è morto tra le mie braccia”

L’ex calciatore Cafù tramite una lettera aperta ricorda il figlio Danilo venuto a mancare lo scorso anno: le sue sono parole cariche di dolore.

Campo calcio
(Getty Images)

L’ex grande campione di calcio Cafù lo scorso anno ha subito un grande lutto. A mancare prematuramente il figlio Danilo. Un frangente drammatico che oggi l’ex difensore brasiliano ricorda con sommo dolore. Parole toccanti le sue, parole di un padre con dentro un vuoto incolmabile. Il giovane figlio di Cafù venne strappato via troppo presto alla vita da un infarto a soli 30 anni.

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Cafù ricorda ricorda con una lettera la perdita del figlio Danilo

Cafù
Cafù (Getty Images)

Una lettera aperta quella di Cafù pregna di significato e toccanti parole. La perdita del figlio Danilo è stato un avvenimento tragico che ha segnato irrimediabilmente la sua esistenza lasciando un vuoto incolmabile.

Nella nostra vita tutti abbiamo vissuto giorni che non dimenticheremo mai – scrive il Pendolino Cafù.Quello del nostro matrimonio, della nascita dei nostri figli e, pochi fortunati, anche quello di vincere il Mondiale. Ma abbiamo vissuto anche giorni che non possiamo mai dimenticare per altri motivi, giorni che non possiamo spiegare e momenti tragici e inspiegabili che non possono essere evitati o previsti“.

Così si apre la missiva, riporta la redazione di Tiscali.it, a cuore aperto del campione della Selecao che ripercorre i drammatici momenti che un genitore non vorrebbe mai vivere. “Il 4 settembre 2019 Dio ha preso con sé mio figlio Danilo Feliciano de Morais. Aveva solo 30 anni – prosegue Cafù. Ho perso mio figlio tra le mie braccia. Ho cercato di salvarlo e aiutarlo, ma ci ha lasciato. Resta un sensazione di vuoto ed è una sensazione terribile“. Un senso di impotenza, afferma l’ex difensore, che spesso neppure una gran lucidità riesce a sedare. Quando non si può salvare il proprio figlio, prosegue, ci si sente particolarmente deboli.

La lettera si chiude con una preghiera: “Prego che nessun altro genitore faccia una esperienza come questa. Un padre non dovrebbe mai seppellire il proprio figlio“.

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Cafù
Cafù (Getty Images)

Cafù afferma altresì che una persona cara, quand’anche venisse a mancare fisicamente, il suo ricordo non verrà mai meno nel cuore di chi lo ha amato. Per tale ragione, il suo invito è quello a ricordare aspetti positivi. Del figlio Danilo lui ricorda che era una persona scherzosa. Quando il dolore lo assale ci ripensa e riesce a sorridere, anche nei momenti di più grande sconforto.

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