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La certezza della plasmaterapia: “Superata la malattia, ora aiuto i pazienti in cura”

Nuova tesimonianza volontaria nella lotta al Covid-19. Una paziente infetta in passato ed ora sana, dona oggi il suo plasma

terapia (Getty Images)

Un nuovo aiuto per la lotta contro il Covid-19 arriva dalla testimonianza di una paziente, infetta in precedenza. Patrizia Merlo, 53 anni è la donna che nel lontano dicembre aveva contratto il coronavirus e che oggi fa da chioccia a chi ne ha ancora bisogno.

Un’idea che potrebbe contagiare a catena chiunque abbia sviluppato gli anticorpi durante la presenza certificata nel Covid-19 all’interno del sistema respiratorio ed ora si trova in stato di immunità.

Questa è senz’altro un’opportunità condotta nel segno della volontarietà di trasferimento del plasma iperimmune per chi combatte ancora il male vigente.

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Patrizia Merlo, l’intervista nel dettaglio

terapia intensiva (GettyImages)

Patrizia Merlo dunque è la donna protagonista del lancio di questa nuova campagna medica. La paziente ha deciso di sponsorizzarla attraverso un’intervista affinchè rappresenti l’augurio per una svolta definitiva nella lotta al Covid-19.

“A Dicembre mi è stata diagnosticata la malattia – esordisce il soggetto -. Si trattava di una polmonite anomala, curanta agli antipodi con gli antibiotici”. Col passare del tempo la situazione peggiorava e “m’è venuto il sospetto”.

Col passare dei giorni “ho avvertito il miglioramento” ma Patrizia è voluta scendere nei particolari, chiedendo di essere sottoposta al test sierologico. Il risultato sbalorditivo e inaspettato ha evidenziato la presenza di anticorpi e dunque la testimonianza certificata dell’aver avuto il nemico in corpo.

Da quel momento in Patrizia è maturata l’idea di donare il palsma iperimmune a chi ne avesse bisogno per sconfiggere quanto prima la malattia. I risultati del trasferimento degli anticorpi sani hanno dato i frutti sperati.

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Terapia anti Coronavirus – Unsplash

Ma dal principio ebbene sapere di non sottovalutare la situazione e che il virus può colpire davvero chiunque, “può contagiare in qualsiasi momento te e i tuoi genitori – conclude la protagonista – senza il minimo preavviso”.

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