La senatrice Monica Cirinnà è la nuova responsabile del dipartimento Diritti del Partito Democratico
La promotrice dell’importante legge sulle Unioni Civili Monica Cirinnà avrà un ruolo di responsabilità nella dirigenza del Pd. Dopo l’approvazione della suddetta legge, ormai quattro anni fa, tutta l’attenzione adesso è sul disegno di legge contro omofobia e transfobia, a firma dell’onorevole Zan del Partito Democratico. Il Dl dovrebbe arrivare in aula per la metà di luglio. “Svolgerò questo incarico – ha dichiarato Monica Cirinnà – praticando soprattutto umiltà e ascolto: ascolto delle varie anime del nostro Partito e delle esigenze di chi lavora sui territori. Un Partito utile che è capace innanzitutto di dialogare e confrontarsi senza pregiudizi”. Per questo la senatrice dice che avvierà “immediatamente, la ricostituzione di tavoli permanenti, aperti alle associazioni e alla società civile, per condividere priorità e scelte”. A proposito della legge necessaria contro l’omotransfobia la senatrice Monica Cirinnà ha detto: “Mentre l’emergenza sanitaria è finalmente in fase di superamento, abbiamo di fronte a noi sfide importanti due delle quali urgenti. La Legge sulla dignità alla fine della vita e legge contro l’omolesbobitransfobia, attualmente in discussione alla Camera e la cui rapida approvazione deve essere, per il nostro Partito e per la maggioranza, una assoluta priorità. Non posso però dimenticare il lavoro da fare sui decreti sicurezza, per superarli. Soprattutto dopo la regolarizzazione straordinaria di alcune categorie di lavoratori stranieri”.
LEGGI ANCHE -> Il Patto per l’emigrazione un dossier esplosivo sul tavolo dell’Europa
La senatrice Monica Cirinnà commenta con un tweet le dichiarazioni della Cei
Dopo le dichiarazioni della Cei a proposito della legge contro l’omotransfobia, Monica Cirinnà aveva commentato sul proprio profilo Twiter: “Il discorso è semplicissimo: discriminazione e violenza non sono opinioni protette dall’articolo 21 della Costituzione. Di una legge che tuteli la comunità #LGBT+ e tutte le persone dai crimini d’odio c’è molto bisogno. Si approvi in fretta la legge contro #omofobia, con coraggio”.
Il discorso è semplicissimo: discriminazione e violenza non sono opinioni protette dall’articolo 21 della Costituzione. Di una legge che tuteli la comunità #LGBT+ e tutte le persone dai crimini d’odio c’è molto bisogno. Si approvi in fretta la legge contro #omofobia, con coraggio pic.twitter.com/nLB8iHI1ks
— Monica Cirinnà (@MonicaCirinna) June 10, 2020