Protezione Civile, bollettino del 12 giugno: positivi attuali sotto i 30mila

La Protezione civile, nella giornata di oggi venerdì 12 giugno diramerà il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

Coronavirus
(Getty Images)

La Protezione Civile ha pubblicato il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando a quanto riporta la nota, salgono a 236.305 i casi di contagio complessivi nel nostro Paese (+163). I soggetti attualmente positivi scendono, invece, a 28.997, con un decremento da ieri di 1.640 unità. In calo anche i pazienti, le cui condizioni hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva: 227 in totale e 9 in meno di ieri. Il numero dei guariti è giunto a 173.085, ossia 1.747 in più di ieri. Infine, purtroppo si è registrata una nuova crescita dei decessi con 56 morti nelle ultime 24 ore che portano il bilancio complessivo a 34.223.

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di giovedì 11 giugno

giovane covid
virus (Getty Images)

La Protezione Civile nella giornata di ieri ha diramato il bollettino sullo stato dei contagi in Italia da coronavirus. A quasi quattro mesi dal primo caso positivo, ieri erano 236.142 i soggetti risultati positivi al tampone. In calo, invece, i soggetti attualmente positivi che erano risultano essere 30.637. Decresciuto anche il numero dei pazienti, le cui condizioni hanno richiesto il ricovero in terapia intensiva: 236 a ieri.

Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza salivano, come riportava la nota, a 171.338. Non si arrestava l’aumento dei decessi in Italia che raggiungevano i 34.167 decessi.

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Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 10 giugno

Nella giornata di ieri la Protezione Civile ha reso noti i numeri in merito all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando al comunicato, saliva il numero dei contagi complessivi in Italia che arrivava a 235.763, mentre continuava il calo degli attualmente positivi, in totale 31.710. In calo anche i ricoveri in terapia intensiva: 249 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 169.939. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi: 34.114 i decessi dall’inizio dell’epidemia.

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Coronavirus, nuovi casi nel cluster di Roma: le ultime

Grande preoccupazione a Roma ed in tutta la regione per un nuovo focolaio di Coronavirus partito che sarebbe partito dall’IRCCS San Raffaele Pisana. Per tale ragione sono partite tutte le verifiche e i tamponi sui pazienti riconducibili al cluster. I casi sono in aumento e portano fino alla provincia di Rieti. Mercoledì mattina, trovati altri 8 nuovi soggetti positivi riconducibili, facenti parte del comune di circa 4mila abitanti di Montopoli Sabina.

Il tutto sarebbe partito da un paziente della struttura sanitaria della Capitale poi deceduto per Covid-19. I casi totali riconducibili al cluster sono saliti adesso a 71, ma il focolaio, dalle prime scoperte avvenute il 5 giugno, non è ancora stato isolato. La Regione Lazio e l’Asl Roma 3 stanno procedendo a effettuare tamponi su tutti i potenziali contatti. All’appello, mancano ancora oltre 700 tamponi.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, nuovi casi nel cluster di Roma: le ultime

Cina, a Pechino primo caso di Covid-19 dopo 56 giorni

A Pechino, si sarebbe registrato un nuovo caso di Covid-19 dopo ben 56 giorni. Un caso isolato fortunatamente, che però ha comunque messo in allarme la comunità scientifica. Il Quotidiano del popolo in merito ha scritto: “Pechino ha registrato mercoledì scorso un nuovo caso confermato di coronavirus”. Sempre la testata avrebbe rivelato la sua identità: un 52enne del distretto di Xicheng. Le persone che sono state a contatto con l’uomo al momento sono sotto osservazione.

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Mascherine e distanze addio, per Arnaldo Caruso “saranno inutili”

Arnaldo Caruso, presidente della Società italiana di virologia, ha rilasciato una dichiarazione abbastanza significativa. Il professore avrebbe affermato che il distanziamento sociale e l’impiego di dispositivi di protezione potrebbero non essere più necessari.

Il Covid-19 sarebbe meno aggressivo, non perchè abbia mutato forma ma perchè si sta adattando all’uomo. A dimostrarlo la carica virale ed il drastico calo di contagi. Ovviamente però aggiunge l’esperto non è detto che uno dei fattori possa essere anche il caldo e l’aumento delle temperature.

Quanto ad una seconda ondata di contagi, il professor Caruso ha affermato che il virus potrebbe riprensentarsi, ma di certo in maniera molto più blanda. Addirittura potrebbe divenire un’influenza. L’esperto chiosa con una considerazione: “Prendere il coronavirus nelle prossime settimane potrebbe avere il risvolto positivo di raggiungere un’immunità di gregge”.

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