Alcuni scienziati italiani hanno realizzato un modello matematico che prevede la curva dei contagi nell’arco di un mese
Un modello matematico previsionale ha provato a dare una risposta alla domanda, “Quanti contagi ci saranno tra un mese in Italia?”. Lo studio è stato creato da Felice Iavernaro e Luigi Brugnano, due docenti di analisi numerica alla facoltà di Matematica dell’università di Bari e di Firenze e Paolo Zanzottera, digital advisor per il gruppo Monrif e docente all’università di Brescia, che ha spiegato il progetto che si basa sul Sir, un modello epidemiologico che ha più di cento anni. Tale modello è stato modernizzato ed evoluto con una base territoriale, il calcolo di asintomatici e non testati e il ritardo nel tracciamento dei positivi. Zanzottera ha spiegato: “Questo ci ha permesso di arrivare a un modello che riesce a prevedere, con un mese di anticipo, con una precisione superiore al 90% di accuratezza l’andamento dei contagi. Il modello che usiamo noi non si basa su dati della Protezione civile e non sui tamponi fatti. Il nostro modello lavora sulla popolazione delle varie aree geografiche, sull’intera popolazione, perché pensiamo che sia suscettibile all’intera popolazione di un territorio. Il modello ha all’interno dati di quanti sono gli infettati fino a oggi nelle varie aree geografiche e risulta che siano decisamente di più dei numeri della Protezione civile”.
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Quando si arriverà a zero contagi in Italia?
Quindi quando si arriverà a zero contagi in Italia? “Bisogna avere molta pazienza – continua il digital advisor -, certamente non è entro la fine di giugno e dovremo probabilmente aspettare più in là. Sud e isole sono messe molto meglio che altre zone d’Italia”.
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“Stiamo provando ad applicare il modello collegandolo ai posti disponibili in terapia intensiva per potere avere un modello dove sappiamo che l’evoluzione porterà a saturazione dei posti in terapia intensiva” – conclude.