La ragazza è stata spintonata con violenza mentre i due discutevano animatamente sul muretto della strada. Ma appena alle spalle di Amanda c’era la sporgenza che affacciava su una fetta del mare di Nisida. “Mi sono precipitato a vedere cosa fosse successo alla ragazza e la intravidi a pancia in giù in acqua inerme” – così racconta la sorveglianza del locale.
Lo stesso guardiano si traveste da eroe per la ragazza e si lancia in mare nel tentativo di riportarla a galla, liberandola dal soffocamento dovuto all’immersione. Amanda era incosciente, probabilmente non sapeva nuotare, ma la guardia aveva saputo svolgere al meglio il suo lavoro, riportandola sulla terraferma.
La chiamata al 118 è stata tempestiva grazie all’aiuto di altri due ragazzi che lo avevano aiutato. Ora la 22enne napoletana è ricoverata nel Reparto di Rianimazione del II Policlinico di Napoli. Ma nel giro di un paio di giorni potrà fare a meno della venitilazione assistita alla quale era stata sottoposta lo scorso mercoledì.
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Si aggrava invece la posizione del fidanzato, accusato di tentato omicidio. In mattinata è prevista la convalida dell’arresto.
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