La situazione sembra abbastanza preoccupante in zona anche perchè all’interno di quello stabile ci sono norme restrittive imposte per mettere in piedi una convivenza. La struttura non ha alcuna garanzia a livello pubblico.
In primis esiste una legge che tutela il Comitato sfrattati dell’Unione Inquilini di Roma, la cosiddetta Action, alla quale gli abitanti del condominio erogano una tassa. Si tratta dell’ex palazzo dell’Asl di Roma C che oggi riconosce i diritti d’occupazione alle famiglie di estrazione straniera.
Gli inquilini però viviono ogni settimana in una morsa anarchica, in quanto devono ottemperare ad alcuni impegni giornalieri. Diversamente chi non obbedisce è condannato a dei lavori esterni a garanzia di espansione pubblica dell’associazione.
La preoccupazione è grande all’interno del quartiere della Garbatella per determinati motivi, ma anche per le condizioni di vita alle quali sono sottoposti gli inquilini del palazzo. Bagni in comune, promiscuità e condizioni igienico-sanitarie precarie.
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Sono attimi di tensione, dunque, per la città di Roma che ora rischia davvero di imboccare un punto di non ritorno per la prima volta da quando esiste il Covid-19.
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