In Usa, le riaperture per il Memorial Day del 25 maggio e lo spostamento di tanti americani hanno portato a un aumento significativo di nuovi contagi e ricoveri
Dalla metà del mese di aprile in Usa sono state attuate le prime aperture di attività e servizi che hanno coinvolto tutti gli Stati Uniti. Negli ultimi giorni però c’è stato un nuovo aumento dei contagi, soprattutto in alcuni Stati. Come riporta uno studio del Washington Post, le riaperture sono coincise con il weekend del Memorial Day del 25 maggio, un giorno festivo in cui si omaggiano i soldati caduti nelle guerre a cui ha preso parte l’America. Gli ultimi dati testimoniano che negli Stati Uniti ci sono più di 2 milioni di contagi totali e oltre 110mila decessi. Sono un argomento dibattuto le proteste dopo la morte di George Floyd, di come potrebbero aver contribuito a un aumento dei contagi. È però ancora troppo presto per dirlo, visto che l’incubazione del virus durare due settimane. Ma a preoccupare, oltre all’incremento dei contagi, è l’aumento dei ricoveri. In alcuni Stati i medici hanno cominciato a temere che gli ospedali non riescano a ricevere tutti i malati. Jodiane Tritt, vice presidente esecutivo dell’associazione degli ospedali dell’Arkansas ha spiegato: “si sta diffondendo un sentimento di nervosismo tra i medici che sono preoccupati di non poter aver posti letto e ventilatori polmonari sufficienti se dovesse continuare questo trend di ricoveri”.
LEGGI ANCHE -> Covid-19 Italia, intero condominio rischia l’infezione
In Usa si teme di ritornare ai livelli preoccupanti di diffusione del contagio
Si teme quindi di ritornare ai livelli più preoccupanti di diffusione del contagio, quando gli ospedali erano in condizioni molto critiche. Un medico, Matthew Heinz, del Tucson Medical Center ha chiarito: “In Arizona non eravamo pronti a riaprire. Non avevamo soddisfatto i criteri stabiliti dall’Oms o dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie. La leadership politica però ci ha spinti in questa direzione e, ora, ci ritroviamo in questa situazione”.
LEGGI ANCHE -> Viktorija Mihajlovic preoccupata per il padre Sinisa
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche su sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
“E come noi anche molti altri stati” – conclude Matthew Heinz.