La Protezione civile, nella giornata di oggi domenica 14 giugno ha diffuso il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
Pubblicato il bollettino della Protezione Civile relativo all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando a quanto riporta la nota, il numero dei casi positivi in Italia è salito a 236.989, ossia 338 in più di ieri. Scendono i soggetti attualmente positivi, ad oggi 26.274 (-1.211) . In calo anche i pazienti in terapia intensiva che ad oggi risultano essere 209, 11 in meno di ieri. l numero dei guariti è giunto a 176.370 (+1.505). Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi con 44 morti da ieri che hanno portato il bilancio totale a 34.345.
La Protezione Civile, nella giornata di ieri, ha pubblicato il bollettino che aggiornava sulla situazione dell’epidemia da Covid-19 in Italia. I soggetti attualmente positivi erano 27.485, mentre i casi totali di contagio salivano a 236.651. Si aggiornava il bilancio delle vittime che arrivava a 34.305. I guariti erano, infine, 174.865.
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Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di giovedì ha reso noto i numeri sull’epidemia da Covid-19 in Italia. Il numero dei contagi complessivi era salito a 236.305. Di questi 28.997 erano gli attualmente positivi. Anche il numero dei pazienti in terapia intensiva era sceso a 227, mentre quello dei guariti era salito a 173.085. Infine, nel bollettino, si evinceva che i decessi avevano subito un incremento portando il bilancio a 34.223 unità.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Protezione Civile, bollettino del 12 giugno: positivi attuali sotto i 30mila
“L’accordo con una delle aziende farmaceutiche più grandi del mondo, che ha il vaccino più promettente, è il frutto di un lavoro duro, molto serio”. Queste le parole del Ministro Roberto Speranza al Corriere della Sera, circa l’accordo raggiunto con la AsteaZeneca.
Il noto politico ha proseguito commentando l’alleanza con altri Paesi Eruopei: “Con questa firma l’Italia è in prima fila nella grande sfida mondiale per la ricerca del vaccino. È il riscatto di un Paese che è stato colpito duramente per primo e che adesso ha bisogno di rialzarsi. Un pezzo significativo – dichiara il Ministro al Corriere della Sera- del processo produttivo del vaccino si realizzerà da noi, grazie a due importanti realtà: quella di Pomezia e quella di Anagni”.
Il Ministro ha aggiunto poi dei dettagli riguardanti l’accordo. Si parlerebbe di 400 milioni di dosi in totale, di questi i primi 60milioni già pronti dall’autunno. Roberto Speranza prosegue spiegando che questo patto con altri Paesi Europei per l’ottenimento del vaccino, nasce dalla necessità di non far rimanere schiacciata l’Europa tra le due super potenze America e Cina.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino, i dettagli dell’accordo spiegati dal Ministro Speranza
Il Ministro Roberto Speranza, si è detto fiero dell’accordo raggiunto per l’ottenimento dell’Italia in via prioritaria del vaccino anti-covid allorquando verrà prodotto. Il risultato di portata ineguagliabile è stato ottenuto grazie ad un accordo raggiunto con una casa farmaceutica, la AsteaZeneca, al momento in possesso del progetto più promettente. Un entusiasmo quello di Speranza, smorzato però quasi immediatamente dalla valanga di insulti che lo hanno raggiunto sui social. Gli autori? I no-vax che si sono impegnati in una campagna detrattiva fatta di rabbia ed indignazione. In primo luogo per l’impiego di denaro pubblico utile all’acquisto di un vaccino sperimentale.
Poca anzi inesistente la diplomazia, quand’anche volesse parlarsi di un “confronto”.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Ministro Speranza, accordo per il vaccino: minacce e folli insulti sui social
La pandemia da Covid-19 ha di certo influito sulla quotidianità di ognuno. Timori e paure circa un possibile contagio, prendono il sopravvento. Ora però, il virus sta allentando la propria morsa e ad avvicinarsi il periodo estivo. Una combinazione che dovrebbe sbloccare dal moto di dubbi ed incertezze gli italiani ed accompagnarli verso un progressivo ritorno alla normalità. Soprattutto con le tanto anelate ferie.
Con la possibilità di effettuare spostamenti, dov’è che si recheranno gli italiani? La maggior parte, preferisce rimanere nel Bel Paese e scartare l’ipotesi del viaggio all’estero. Questo quanto emerso dall’agenzia di consulenza Comin & Partner.
Per muoversi, invece, pare utilizzeranno mezzi privati evitando autobus, treni o aerei. Il periodo di permanenza media fuori casa si attesterà intorno ai 9 giorni rispetto agli 11 dello scorso anno.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus e vacanze: gli italiani hanno già la valigia pronta
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