L’approfondimento sanitario bergamasco sui corpi colpiti dal Covid-19 ha descritto tutta una serie di informazioni descrittive circa gli effetti del virus all’interno dei polmoni.
L’aspetto più inquietante durante l’autopsia è stato senz’altro una forte e dinamica trombosi. La terza malattia cardiovascolare più comune alimenta le polmoniti interstiziali e i casi di embolia polmonare nei soggetti più a rischio.
Le differenze con le altre polmoniti che hanno segnato la storia biologica del nostro pianeta viaggiano in parallelo, anche se con un tasso di letalità piuttosto diverso e dipendente dalla componente contagio.
Dalla scoperta di trombi polmonari si è passati ai rimedi più efficaci, atti alla prevenzione. Tale aspetto lo si prende in considerazione soprattutto nelle zone più colpite in questo momento dalle intenzioni raggianti del virus.
In Italia gira voce l’approccio terapeutico ha riguardato il trattamento di anticoagulanti.
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Una base solida da cui partire, ma da testare in maniera approfondita per scongiurare presunte intolleranze al sistema immunitario.