Vitamina D, alleata di salute e bellezza per combattere il Coronavirus

Vitamina D. Importante aiuto per rafforzare le nostre difese immunitarie e per migliorare il nostro benessere fisico e mentale

Vitamina D
Vitamina D – Foto dal Web

L’ 80% degli italiani soffre di una carenza di Vitamina D, fondamentale per rinforzare le difese immunitarie, combattere la depressione e rinvigorire ossa e muscoli. Spesso conosciuta come “la vitamina del sole” poichè viene prodotta maggiormente dal nostro corpo grazie proprio all’esposizione ai raggi solari. Nei mesi di lockdown e chiusura forzata dentro le proprie case, si è riscontrato un conseguente deficit di questa vitamina nella popolazione.

Uno dei sintomi classici che funge da campanello d’allarme se si è carenti riguarda sbalzi d’umore e stress ed ansia. Anche la caduta di capelli potrebbe essere un segnale indicativo.

La vitamina D regola la quantità di altri importanti minerali come il calcio e il fosfato, entrambi necessari per la salute ossea, denti e muscoli.

Vitamina D e Dieta

Vitamina D
Raggi solari – Foto dal Web

Esistono due principali forme di vitamina D che sono la vitamina D3 (colecalciferolo) e la vitamina D2 (ergocalciferolo). Le principali fonti di vitamina D sono l’esposizione alla luce solare (sintetizzata nella pelle) e alimenti o integratori alimentari. Tra aprile e settembre, la sintesi cutanea è la principale fonte di vitamina D per la maggior parte delle persone. Si trova in modeste quantità in alcuni alimenti:

– I pesci oleosi come un salmone, le sarde e le sardine.
– Carne rossa.
– Tuorli d’uovo.

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Coronavirus

Le persone con diabete hanno un rischio più elevato di infezioni, in particolare la polmonite e l’influenza. Inoltre chi soffre di obesità o chi ha oltre 70 anni dovrebbe proteggersi e restare il più possibile a casa durante questo periodo di pandemia.

Un recente studio ha concluso quanto sia importante porre l’attenzione sull’alimentazione e sull’assunzione di proteine durante il COVID19. Linee guida per la salute pubblica affermano che esistono gruppi più a rischio di carenza e dovrebbero assumere un supplemento di 10 microgrammi tutto l’anno come gli operatori sanitari, chi di solito ha poca o nessuna esposizione ai raggi solari, chi è ricoverato in ospedale e anziani.

Non si conoscono ancora tutte le implicazioni tra Vitamina D e Coronavirus ma è ragionevole pensare che, in quanto sia un implemento per il miglioramento delle risposte immunitarie, sarebbe sciocco non farne uso.

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Potrebbe addirittura funzionare come opzione terapeutica per il trattamento del virus. È importante notare che si tratta di una raccomandazione molto precoce e basata su studi sui bovini, pertanto non può ancora essere considerata per l’uomo.

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