Oggi, durante gli Stati Generali dell’economia a Villa Pamphilj, si è tenuto il confronto tra il premier Giuseppe Conte e i sindacati sul suo masterplan per il rilancio in 9 punti.
Al centro del tavolo con i sindacati la cassa integrazione guadagni.
La cig sarà infatti estesa per ulteriori 4 settimane, a favore delle imprese che hanno già esaurito le 14 settimane concesse finora.
Il decreto, che permetterà alle aziende che hanno già terminato le settimane di cassa di avere un pò di respiro, dovrebbe essere adottato oggi stesso in Consiglio dei ministri.
Inoltre, Conte ha anche annunciato una riforma strutturale della cassa integrazione e più in generale degli ammortizzatori sociali.
A riguardo ha affermato, come riportato dai principali quotidiani nazionali: “Vogliamo riformare gli ammortizzatori sociali e cassa integrazione: vogliamo riformare uno strumento che si è rivelato farraginoso”.
Si sono detti concordi sia la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, che ha posto l’accento sul tema del divieto dei licenziamenti e l’auspicata proroga fino alla fine del 2020 e il leader della Cgil Maurizio Landini.
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Oltre alla proroga della cassa stop ai licenziamenti fino al 2020
Insieme alla proroga della cassa di assoluta attualità è il tema della proroga del divieto di licenziamento.
Sia Cgil che Cisl hanno chiesto l’estensione dello stop ai licenziamenti fino alla fine del 2020 e a riguardo prosegue il dialogo con Confindustria.
Si è dialogato anche sulla qualità del lavoro e sullo smartworking. Conte ha affermato: “Per quanto concerne la promozione della qualità del lavoro, dovremo lavorare innanzitutto su misure volte a favorire la rimodulazione dell’orario di lavoro, anche in vista di un ricorso sempre più insistito allo smart working, che è destinato a trasformare tempi, spazi e relazioni di lavoro”.
Ma il Premier ha anche parlato di “staffetta generazionale” e necessità di favorire l’inserimento lavorativo dei giovani e contrastare il ricorso al part-time involontario.
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