Di Matteo attacca: “Riina diceva che senza politici sarebbero stati azzerati”

Di Matteo attacca: “C’è stato un momento in cui a noi è stato detto di tutto: “ricattatori”, “assassini”, “eversori”. E nessuno ci ha difeso, nè l’Anm né il Csm”

foto dal web

Parole di fuoco quelle del magistrato Nino Di Matteo, oggi consigliere del Consiglio Superiore della Magistratura. Attacco ai poteri oscuri, ai legami tra apparati dello Stato e le mafie. Quello di Nino Di Matteo, intervenuto a Non è l’Arena, è un chiaro riferimento ai colletti bianchi criminali e a quegli apparati dello Stato che tramano con le mafie e isolano i magistrati che fanno bene il loro lavoro. Persone che ancora vanno in tv ad attaccare magistrati che lottano contro questi poteri. Il processo Stato-Mafia, la famosa Trattativa che ha sentenziato con delle condanne il legame tra apparati dello Stato e le mafie.

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Di Matteo attacca e denuncia legami tra politica e mafia

Falcone e Borsellino foto dal web

Lo stesso Di Matteo ieri a La 7 ha ricordato: “Lo stesso Salvatore Riina diceva ai suoi più stretti collaboratori “se non avessimo avuto i rapporti con la politica saremmo stati una banda di sciacalli e ci avrebbero già azzerato”. I mafiosi, ha proseguito il magistrato, hanno la consapevolezza di quanto sia per loro importante il rapporto con il potere. Quando Riina venne cercato da uomini dello Stato, per il tramite di Vito Ciancimino, si convinse che la strategia che aveva iniziato con l’omicidio dell’eurodeputato Salvo Lima, proseguito con l’attentato di Capaci, era una strategia che stava pagando. Lo Stato piegava le ginocchia andando a cercare Salvatore Riina per capire cosa volesse Cosa nostra per cessare quella strategia. Cosa nostra capì che era il momento di insistere con quella strategia delle bombe.

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La sentenza della Trattativa, sulla base di innumerevoli prove, certifica che quella Trattativa, come sempre avviene, non evitó altro sangue, anzi ne provocò di ulteriore. Cosa nostra è un’organizzazione “politica“, conclude il magistrato Di Matteo, anche attraverso i delitti eccellenti ha fatto politica”. Un attacco durissimo, una denuncia della presenza di legami tra Stato e mafia.

 

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