Dopo un lungo periodo chiusi in quattro mura domestiche, le persone stanno riscoprendo la natura. Molti preferiscono vivere in campagna. Ecco perché
Il 2020 si sta rivelando un anno molto particolare. Siamo stati attaccati da un virus invisibile che però ha recato danni all’intero Paese e a tutto il mondo sia sociale che economici. Molti hanno perso il lavoro, altri sono morti, alcuni si sono ammalati e sono guariti. Ora, l’Italia si sta risvegliano da un brutto sogno ma la rinascita sarà lunga. In pochissimi mesi abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini ed ora siamo pronti a stravolgerle di nuovo. La pandemia ci ha aiutato a capire che la vita non è fatta solo di ritmi frenetici e corse verso il tempo, è fatta di famiglia, affetto, tranquillità, natura. Ed è probabilmente per questo che sempre più persone stanno pensando di andare a vivere in campagna.
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Vivere in campagna, i lati positivi
Molti stanno pensando di trasferirsi in campagna. Per gli esperti non sembra una cattiva idea, visto i vantaggi. Quali sono? Scopriamoli insieme. Innanzitutto i tassi di inquinamento sono più bassi rispetto alle città altamente popolate e quindi si ha la possibilità di vivere in un ambiente più pulito e sano; in campagna la vita è tendenzialmente più economica, anche gli affitti e i prezzi di ville e appartamenti sono più bassi. Inoltre, essendo in pochi, ci si conosce di più e si tende ad avere relazioni più solidali con il vicinato. La natura rilassa sicuramente più del caos della città. Durante la pandemia chi ha vissuto in campagna è stato avvantaggiato perché ha potuto dedicare del tempo al giardino o all’orto, trascorrendo alcuni momenti all’aria aperta.
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Per gli amanti della movida, vivere in campagna non sarà una loro priorità. Ma chi preferisce la tranquillità di certo può trovare il proprio habitat.