Si torna a viaggiare in Europa, ma non tutti aprono le frontiere

Da oggi si può tornare a viaggiare liberamente e senza restrizioni in diversi Paesi del Vecchio Continente. In Italia attivi 25 aeroporti

Viaggiare
(Getty Images)

Si torna a viaggiare in Europa. È da oggi che cadono, nel Vecchio Continente, la maggior parte delle restrizioni inserite sugli spostamenti extra nazionali. I Paesi Europei sono pronti ad aprire le frontiere e alla libera circolazione.

Oggi è la data lancio di questa nuova fase, per i trasporti e le persone. L’Italia è stata tra i primi Paesi ad abbassare le frontiere nei confronti dei viaggi e sono ben 25 gli aeroporti operativi nel nostro Paese. Attivi Malpensa e Fiumicino.

Da oggi si aggiungono alla lista anche Germania, Francia, Belgio, Paesi Bassi, Repubblica Ceca e Grecia che ha fatto un decisivo passo indietro sulla sua iniziale diffidenza alla riapertura dei confini. La Svezia, poi dal canto suo, non aveva mai chiuso ai cittadini stranieri.

LEGGI ANCHE -> Mascherine all’aperto si o no? Il parere degli esperti

C’è anche chi si prende un altro po’ di tempo e per ora resta ancora, anche se per poco, un Paese chiuso. L’Austria ha dato il via libera alla circolazione tra i Paesi vicini, dal 16 giugno revocherà le restrizioni per altri 31 Paesi, compresa l’Italia. Restano, invece esclusi Portogallo, Spagna, Svezia e Regno Unito. Anche la Spagna si prepara all’apertura per il 21 giugno con il via libera agli altri Paesi Europei, escluso il vicino Portogallo.

Si torna a viaggiare in Europa, nel resto del mondo la situazione è delicata

Viaggiare
(Getty Images)

Ma non in tutto il mondo è così. In diverse parti del pianeta la situazione resta delicata. Il governatore di New York, Andrew Cuomo, minaccia di chiudere, ancora una volta, Manhattan e gli Hamptons, la località di mare vicino alla Grande Mela.

I cittadini sembrano non aver capito la situazione di allarme che si vive ancora. Le immagini di assembramenti sono tantissime e non c’è il rispetto delle regole imposte per la riapertura dopo il coronavirus.

LEGGI ANCHE -> Coronavirus, guariti e immunità: la parola agli esperti

Non ci sta però il sindaco di New York, Bill de Blasio che va su tutte le furie. “Imprigionare la gente” non serve, tuona: “dobbiamo trovare un equilibrio fra la sicurezza e la necessità delle aziende di riaprire”.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche su sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter

Viaggiare
(Getty Images)

Non va meglio a Pechino dove altre dieci aree residenziali sono state messe in quarantena. Soni, infatti, 36 i nuovi casi di coronavirus registrati nelle ultime 24 ore. Un mercato all’ingrosso nel nordovest di Pechino sarebbe il luogo dell’ultima contaminazione.

 

Gestione cookie