Il sondaggio condotto da IZI in collaborazione con Comin & Partners sul turismo degli italiani nell’estate post Covid-19, fa dedurre da un lato una riduzione in termini generali del numero dei vacanzieri italiani rispetto allo scorso anno (-16%).
Dall’altro però, data la scelta quasi unanime dell’Italia come meta, potrebbe registarsi un +1% rispetto al 2019 (sempre in riferimento agli italiani).
Il bonus vacanze può venire in aiuto a coloro che appartengono al 61% di italiani che si sposteranno per le ferie estive a patto di possedere i requisiti richiesti.
Si tratta infatti di una misura di aiuto economico alle famiglie, contenuta nel decreto Rilancio del 19 maggio scorso, consistente in un contributo fino 500 euro a famiglia da utilizzare per soggiorni in alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi e bed & breakfast in Italia.
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I requisiti e le modalità di richiesta del bonus vacanze
Il bonus potrà essere richiesto dal 1 luglio al 31 dicembre 2020.
Spetta soltanto a coloro i quali hanno un Isee (riferito al nucleo famigliare) entro i 40mila euro.
Per conoscere il prorpio Isee è possibile effettuare una similuazione di calcolo sul sito dell’Inps, inserendo i dati anagrafici e reddituali del nucleo familiare.
Il bonus arriva a 500 euro ma è di 300 per i nuclei famigliari di due persone e di soli 150 euro per singoli.
Poichè si tratta di una misura di sostegno alle famiglie è fruibile soltanto da parte di un componente del nucleo familiare, anche diverso dalla persona che lo ha richiesto.
E’ utilizzabile in un’unica soluzione, presso una sola struttura turistica ricettiva in Italia.
Le modalità di utilizzo sono due: può esser fruito fino all’80%, in forma di sconto immediato, per il pagamento dei servizi prestati dall’albergatore. Invece il restante 20% potrà essere scaricato come detrazione di imposta.
Come tutti i bonus introdotti durante l’emergenza Covid-19, anche il bonus vacanze verrà erogato sotto forma digitale e dovrà essere richiesto con identità digitale SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) o CIE 3.0 (Carta d’Identita Elettronica).
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