Le regressioni e le altre conseguenze del lockdown sui bambini

Le conseguenze del lockdown sui bambini sono svariate: dalle paure, all’ansia, alle regressioni. Riguardano il 65-70% in base a una ricerca condotta dallʼIrccs Giannina Gaslini di Genova durante lʼisolamento in casa, tra il 24 marzo e il 3 aprile.

Le regressioni e le altre conseguenze del lockdown sui bambini
(Foto di Vidmir Raic-Pixabay)

Anche il Ministero della salute ha scelto di dedicare una pagina del suo portale all’indagine dell’Istituto Gaslini sugli effetti del lockdown, dovuto all’emergenza coronavirus, sui bimbi e sui ragazzi.

In base a quanto evidenziato dallo studio il 65% dei bambini sotto i 6 anni e il 71% di quelli sopra tale età ha avuto problematiche comportamentali di varia natura e sintomi di regressione.

Disturbi del sonno, attacchi d’ansia, aumento dell’irritabilità si sono rivelati essere i sintomi più frequenti.

L’indagine è stata condotta attraverso la diffusione e compilazione di un questionario raccolto tra il 24 marzo e il 3 aprile e dall’analisi delle risposte è emerso che la situazione di lockdown ha nuocioto in modo importante ai bimbi e ai ragazzi.

Infatti, si è verificata una condizione di stress con ripercussioni non solo sulla salute fisica ma anche su quella emozionale-psichica, sia dei genitori che dei figli.

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Perchè è importante sapere come stanno bambini e ragazzi

Le regressioni e le altre conseguenze del lockdown sui bambini
Bambino che scrive (foto Pixabay)

Come riportato sul sito del Ministero della salute, la sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa, nella conferenza stampa di presentazione dell’indagine ha dichiarato:“Ringrazio il Gaslini per l’impegno profuso anche in questa occasione a favore della salute dei più piccoli e degli adolescenti. È importante oggi essere consapevoli di quanto le misure assunte dal governo di chiusura e isolamento, che pure hanno messo in sicurezza la salute delle famiglie italiane, abbiano pesato su bambine, bambini e adolescenti. Sono loro quelli che hanno pagato un prezzo particolarmente alto durante il lockdown. Non poter andare a scuola, non poter vedere le proprie maestre e i propri compagni di classe, non poter correre e giocare in un parco con i propri amici li ha certamente penalizzati. Per questo dobbiamo oggi fare in modo di accompagnarli per mano fuori per far ritorno a una quotidianità che vorremmo fosse la più bella e sicura possibile. Dobbiamo fare in modo che alla fine di un’esperienza che ricorderanno per tutta la vita, si sentano più forti e sicuri, consapevoli che si può combattere e vincere anche una battaglia difficilissima come quella che abbiamo condiviso contro il coronavirus”.

Il questionario è stato compilato in forma anonima 6800 soggetti da tutta Italia e ha evidenziato che i bambini sotto i 6 anni hanno subito l’aumento dell’irritabilità, i disturbi del sonno (paura del buio, risvegli notturni, difficoltà di addormentamento) e i disturbi d’ansia (inquietudine, ansia da separazione).

La fascia di età tra i 6 ai 18 anni è stata caratterizzata da una sensazione di mancanza d’aria e una significativa alterazione del ritmo del sonno

Le regressioni e le altre conseguenze del lockdown sui bambini
Bambino (foto Pixabay)

Significativa la circostanza secondo cui il livello di gravità dei comportamenti disfunzionali dei bambini e dei ragazzi sia da associarsi al malessere dei genitori.

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