Le conseguenze del lockdown sui bambini sono svariate: dalle paure, all’ansia, alle regressioni. Riguardano il 65-70% in base a una ricerca condotta dallʼIrccs Giannina Gaslini di Genova durante lʼisolamento in casa, tra il 24 marzo e il 3 aprile.
Anche il Ministero della salute ha scelto di dedicare una pagina del suo portale all’indagine dell’Istituto Gaslini sugli effetti del lockdown, dovuto all’emergenza coronavirus, sui bimbi e sui ragazzi.
In base a quanto evidenziato dallo studio il 65% dei bambini sotto i 6 anni e il 71% di quelli sopra tale età ha avuto problematiche comportamentali di varia natura e sintomi di regressione.
Disturbi del sonno, attacchi d’ansia, aumento dell’irritabilità si sono rivelati essere i sintomi più frequenti.
L’indagine è stata condotta attraverso la diffusione e compilazione di un questionario raccolto tra il 24 marzo e il 3 aprile e dall’analisi delle risposte è emerso che la situazione di lockdown ha nuocioto in modo importante ai bimbi e ai ragazzi.
Infatti, si è verificata una condizione di stress con ripercussioni non solo sulla salute fisica ma anche su quella emozionale-psichica, sia dei genitori che dei figli.
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Come riportato sul sito del Ministero della salute, la sottosegretaria di Stato alla Salute Sandra Zampa, nella conferenza stampa di presentazione dell’indagine ha dichiarato:“Ringrazio il Gaslini per l’impegno profuso anche in questa occasione a favore della salute dei più piccoli e degli adolescenti. È importante oggi essere consapevoli di quanto le misure assunte dal governo di chiusura e isolamento, che pure hanno messo in sicurezza la salute delle famiglie italiane, abbiano pesato su bambine, bambini e adolescenti. Sono loro quelli che hanno pagato un prezzo particolarmente alto durante il lockdown. Non poter andare a scuola, non poter vedere le proprie maestre e i propri compagni di classe, non poter correre e giocare in un parco con i propri amici li ha certamente penalizzati. Per questo dobbiamo oggi fare in modo di accompagnarli per mano fuori per far ritorno a una quotidianità che vorremmo fosse la più bella e sicura possibile. Dobbiamo fare in modo che alla fine di un’esperienza che ricorderanno per tutta la vita, si sentano più forti e sicuri, consapevoli che si può combattere e vincere anche una battaglia difficilissima come quella che abbiamo condiviso contro il coronavirus”.
Il questionario è stato compilato in forma anonima 6800 soggetti da tutta Italia e ha evidenziato che i bambini sotto i 6 anni hanno subito l’aumento dell’irritabilità, i disturbi del sonno (paura del buio, risvegli notturni, difficoltà di addormentamento) e i disturbi d’ansia (inquietudine, ansia da separazione).
La fascia di età tra i 6 ai 18 anni è stata caratterizzata da una sensazione di mancanza d’aria e una significativa alterazione del ritmo del sonno
Significativa la circostanza secondo cui il livello di gravità dei comportamenti disfunzionali dei bambini e dei ragazzi sia da associarsi al malessere dei genitori.
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