Quello della festa dei tifosi a Napoli per la vittoria della coppa Italia è diventato un caso politico. L’Oms, tramite Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità, ha parlato di “sciagurati”, riferendosi agli assembramenti, al mancato uso dei dispositivi. Tutto corretto, in effetti gli assembramenti ci sono stati, come gli abbracci e tutto ciò che accade quando si fa festa. Si schiera dalla parte dei tifosi il sindaco partenopeo Luigi de Magistris: “Ha vinto il contagio della felicità”. Ha commentato così il sindaco, ospite di Coffee Break su La7. Il segretario della Lega darebbe invece più libertà visto che sono stati consentiti tali assembramenti.
Leggi anche > Dal 22 in Campania mascherine non obbligatorie
Festa dei tifosi, nessuno se la prende con i decisori
Tutti parlano del fatto in se, ma nessuno osserva a fondo la vicenda e va alla fonte. Nel momento in cui si decide di lasciar partire il calcio, che nel frattempo discute anche se e come riaprire gli spalti, ci si chiede se è possibile evitare una festa delle tifoserie alla conclusione di un torneo. Appare evidente che credere in ciò significa avere scarso realismo. E’ lo stesso discorso che vale per l’apertura delle discoteche, quale distanziamento sociale è realmente possibile? La realtà è che gli indignati o a buon ragione, semplicemente preoccupati dai tanti assembramenti, dovrebbero citare non i tifosi, la gente il popolo del calcio di cui sono ben noti i comportamenti, bensì chi ha voluto la riapertura. Non si è sentita una sola citazione ai signori che governano il calcio che hanno premuto, con le loro “maestranze” mediatiche, in tutti i modi per tornare a giocare.
Leggi anche > Napoli, tre motivazioni di una vittoria speciale
Lo stesso rischio si correrà quando si deciderà di riaprire gli spalti, perchè è realistico pensare che i tifosi si abbracceranno nel momento del gol. Le preoccupazioni del caso, insomma sono opportune e libere, ma perchè non citare le menti del gioco? O si vuol credere veramente che qualche fidanzato abbia rispettato il distanziamento sociale rivedendo la propria metà soltanto perchè era stato detto di farlo?