La Guardia di Finanza ha smantellato a Roma un sistema di consegna droga a domicilio: tra i presunti colpevoli anche Paolo Pirino, in carcere per il caso dell’omicidio del giovane Luca Sacchi.
Una trama torbida quella del caso di omicidio del giovane Luca Sacchi, che oggi si infittisce ulteriormente. Quel giro di droga che pare ci fosse dietro la sua morte, oggi si ripresenta come uno spettro sulle prime pagine di cronaca. Paolo Pirino, in carcere per la morte del ragazzo, sarebbe tra i convolti in un’operazione antidroga condotta dal Dipartimento distrettuale antimafia che ha smantellato una rete di consegna di droga a domicilio.
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Roma, operazione anti droga: coinvolto anche Paolo Pirino, in carcere per l’omicidio di Luca Sacchi
Alle prime luci del mattino, la Guardia di Finanza ha eseguito sette arresti a Roma nell’ambito di un’operazione del DDA. Quest’ultima era atta a smantellare una rete di consegna di droga a domicilio che aveva sede a San Basilio. Tra i sospettati un nome noto alle autorità, quello di Paolo Pirino, il giovane in carcere per l’omicidio di Luca Sacchi. Gli inquirenti avrebbero scoperto che il giovane era sodale di un’organizzazione appunto dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti che venivano consegnate direttamente al consumatore in casa.
Il blitz eseguito dalle Fiamme Gialle, avrebbe dunque smantellato l’associazione a delinquere, la quale agiva in un modo singolare. In sintesi i presunti criminali avevano costituito un vero e proprio call center, riporta la redazione di Fanpage, che accoglieva gli ordini tramite telefono. Successivamente un pusher recapitava poi la dose direttamente a casa di chi l’aveva richiesta.
Paolo Pirino, in concorso con Valerio Del Grosso, come specificato, al momento si trova già in carcere per l’omicidio di Luca Sacchi. Il ragazzo assassinato con un colpo di pistola dinnanzi ad un pub della capitale nella notte a cavallo tra il 22 ed il 23 ottobre dello scorso anno.
Dopo numerose indagini gli inquirenti avrebbero appurato che Sacchi sarebbe morto nel corso di una presunta compravendita di sostanze stupefacenti in cui, pare sempre, fosse coinvolta anche la sua fidanzata Anastasiya Kylemnyk. Nel suo zainetto, infatti, sarebbero stati contenuti ben 70mila euro che sarebbero serviti secondo le autorità ad acquistare 15kg di droga.
La ricostruzione su quanto accaduto nel corso di quella notte, secondo la pubblica accusa del processo per l’omicidio sarebbe stata la seguente: Paolo Pirino avrebbe colpito Anastasiya, Sacchi avrebbe provato a difenderla e Del Grosso l’avrebbe sparato. Il ruolo di De Propris nella vicenda è stato quello di aver procurato l’arma.
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Per tale ragione De Propris sarebbe stato arrestato con l’accusa di concorso in omicidio.