Serie A, squadra chiede cassa integrazione per i propri dipendenti

La società calcistica Torino avrebbe chiesto la cassa integrazione per alcuni suoi dipendenti ed avrebbe siglato un accordo con il sindacato Slc-Cgil.

Serie A calcio quarantena dal Cts notizia più attesa
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La crisi provocata dall’emergenza coronavirus ha investito numerose imprese italiane. Tra queste c’è anche il Torino Football Club che ha chiesto la cassa integrazione per alcuni suoi dipendenti. L’accordo, siglato lo scorso venerdì tra la Slc-Cgil e la dirigenza del club, riguarda i membri dello staff tecnico, ma non i giocatori della prima squadra. A renderlo noto è stata il sindacato dei lavoratori con un comunicato.

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Torino, il club chiede la cassa integrazione per i dipendenti: “Famiglie senza stipendi da alcuni mesi”

Torino calcio
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Il Torino Fc ha chiesto la cassa integrazione per alcuni suoi dipendenti dopo la crisi derivata dall’emergenza coronavirus. A comunicarlo è stata la Slc-Cgil che ha firmato un accordo con la società granata lo scorso 12 giugno. Nel dettaglio, come spiegato dallo stesso sindacato, gli addetti che verranno coinvolti saranno quelli con un contratto di prestazione sportiva che prevede un compenso lordo annuo compreso tra i 7.500 e i 50mila euro, per un complessivo di 42 addetti. “In questo periodo -riferisce la Slc-Cgil, come riporta Repubblica- saranno preservati i livelli occupazionali, salvo i contratti a naturale scadenza, e sarà garantita la maturazione della liquidazione laddove previsto. Gli importi spettanti saranno erogati direttamente dall’Inps“.

In un momento di estrema difficoltà vissuto da tutto il Paese – prosegue il sindacato – i lavoratori Torino e le loro famiglie si sono ritrovate smarrite e prive di salari per mesi, in una situazione di totale incertezza e priva di prospettive“. La Cgil ha aggiunto che una volta venuti a conoscenza di tale problematica si sono immediatamente messi in contatto con la società per cercare di stabilire un percorso e risolvere la situazione.

Da tre mesi, i dipendenti in questione, soprattutto membri dello staff tecnico del settore giovanile, non ricevono lo stipendio e si sarebbero rivolti ad un sindacato. L’intesa prevede il pagamento della mensilità di marzo entro il 18 giugno, mentre quella di aprile entro il 15 luglio.

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Presidente del Torino Urbano Cairo
Il presidente del Torino Urbano Cairo (Getty Images)

Un momento di crisi, dunque, che non ha lasciato esente neanche il mondo del calcio che da pochi giorni ha ripreso le attività agonistiche. Dopo le semifinali e la finale di Coppa Italia, sabato ripartirà il campionato di Serie A per le fasi conclusive della stagione 2019/2020 interrottasi lo scorso marzo.

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