La Protezione civile, nella giornata di oggi venerdì 19 giugno ha diramato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
Pubblicato sul sito della Protezione Civile il bollettino per aggiornare lo stato dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando a quanto riporta il comunicato, i casi di contagio complessivi salgono a 238.011 (+251). In calo, invece, i soggetti attualmente positivi che ammontano a 21.543, con un decremento da ieri di 1.558 unità. Scendono anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 161 in totale e 7 in meno di ieri. Il numero dei guariti è giunto a 181.907, ossia 1.363 in più rispetto alla giornata di ieri. Infine, purtroppo, nuova crescita dei decessi con 47 morti nelle ultime 24 ore che portano il bilancio complessivo a 34.561. Il Dipartimento ha precisato che la Regione Abruzzo ha effettuato un ricalcolo dei casi totali, sottraendo 2 errati positivi e la Regione Sicilia ha sottratto dai casi totali 397 unità.
Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di giovedì 18 giugno
Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di ieri ha reso noto l’aggiornamento in merito all’epidemia da Covid-19. Stando alla nota, saliva ancora il numero dei casi di contagio: 238.159 in totale. Di questi risultano essere attualmente positivi 23.101. Scendevano ancora anche i ricoveri in terapia intensiva per un totale di 168. Il numero delle persone guarite era giunto a 180.544. Il bilancio dei decessi, invece, era salito a 34.514. La Protezione Civile ha precisato che la Regione Abruzzo aveva effettuato un ricalcolo dei casi totali, sottraendo due errati positivi.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Aggiornamento Protezione Civile: il bollettino del 18 giugno
Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 17 giugno
Come di consueto, la Protezione Civile nella giornata di mercoledì ha reso noto il bollettino relativo all’epidemia da coronavirus in Italia. Stando al comunicato del Dipartimento, i casi di contagio totale erano 237.828. Scendevano, invece, gli attualmente positivi 23.925 in totale ed i pazienti in terapia intensiva 163. I guariti avevano registrato un incremento: il bilancio complessivo era 179.455. Infine, purtroppo, saliva il numero dei decessi a 34.448. Il Dipartimento in merito ai casi totali, aveva specificato che la Regione Abruzzo aveva effettuato un ricalcolo dei casi, sottraendo un errato positivo.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Aggiornamento Protezione Civile: il bollettino del 17 giugno
Lombardia, la situazione epidemiologica preoccupa: interviene il professor Zangrillo
Un quadro quello della Lombardia in parziale controtendenza rispetto all’andamento nazionale. Su tutto il territorio italiano, infatti, i decessi ed i casi positivi continuano a calare, i dati della Protezione Civile sono chiari. La Regione di Attilio Fontana, però, nella giornata di ieri ha registrato il 64% di essi e non solo. In Lombardia continua ad aumentare anche il numero delle morti, giunti dall’inizio dell’epidemia a 16.516. Di certo diminuita la pressione nelle terapie intensive, che ieri erano 60.
A commentare l’attuale frangente il primario del San Raffaele di Milano Alberto Zangrillo. Il noto medico avrebbe affermato che è ora di tornare alla normalità e che bisogna prestare attenzione. Quanto alla possibilità di una seconda ondata a suo avviso potrebbe non esserci.
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Il timore del virologo Andrea Crisanti: “Qualcosa non sta funzionando”
I numeri dell’epidemia ora sono bassi, però c’è un elemento che desta preoccupazione. Qualcosa non sta funzionando“. Queste le parole, riportate da Il Messaggero, del virologo Andrea Crisanti in merito all’attuale quadro dell’epidemia. Ad avviso del direttore di Microbiologia e Virologia dell’Università di Padova il punto focale della discussione sarebbe la Lombardia. Nella Regione governata da Attilio Fontana non si starebbe effettuando un massivo tracciamento dei casi. Perché se così non fosse stato di certo si sarebbe registrato un netto calo.
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Covid, Remuzzi annuncia: “La situazione è cambiata” | Occhi puntati sui nuovi positivi
Il quadro attuale dell’epidemia è cambiato. Ad affermarlo il professor Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri. Il professore ha rivolto un appello alle istituzioni ed all’Istituto superiore di Sanità, invitandoli ad analizzare con attenzione il frangente.
L’invito di Remuzzi è quello ad effettuare una riflessione su come il contesto epidemiologico sia mutato. Ed infatti, avrebbe dichiarato che i soggetti ora positivi posseggono una carica virale molto bassa e non contagiosa. Il professore ha infatti spiegato che è stato effettuato uno studio su 40 tamponi risultati positivi tra 133 ricercatori dell’Istituto Negri ed i 298 dipendenti dell’azienda Brembo. Ebbene su di essi la carica virale rinvenuta era molto bassa.
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Covid e gruppi sanguigni, c’è correlazione con la gravità della malattia
Secondo un recente studio italiano condotto dal professor Luca Valenti, medico del Centro trasfusionale del Policlinico di Milano, è emersa una correlazione tra gruppo sanguigno e riverberi del Covid-19 sul paziente affettone.
Pare che il gruppo sanguigno A aumenterebbe la probabilità di una più grave sintomatologia. Dall’altro lato, invece, il gruppo sanguigno 0 sembra riesca ad attutirne la violenza e portare al registrarsi di sintomi lievi.
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