Coppa Italia, de Magistris: “Non si voleva la festa? Non si doveva permettere ripresa. Solo chi non conosce il calcio poteva pensare al contrario”
Il sindaco di Napoli torna a parlare della festa dei tifosi del Napoli per la conquista della coppa Italia. Lo fa discolpando i suoi concittadini e puntando il dito sulle istituzioni. Secondo il sindaco è ragionevole pensare che se si concede la ripresa del calcio, di conseguenza arrivano anche i festeggiamenti per i trofei che si vincono. “Non voglio partecipare alla sagra dell’ipocrisia”, afferma de Magistris. “Solo chi non conosce il calcio poteva pensare che, dopo una vittoria del Napoli contro la Juventus, i tifosi non festeggiassero. Le immagini che abbiamo visto erano prevedibili e scontate: se il governo non voleva vederle, non doveva permettere la ripresa del campionato e della Coppa Italia”.
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Coppa Italia, de Magistris polemico
La polemica è stata scatenata all’indomani della vittoria degli azzurri in coppa e dei festeggiamenti nel capoluogo campano, dall’Oms. In particolare, è intervenuto in merito Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Le sue parole furono molto dure durante la trasmissione Agorà su Rai 3: «Sciagurati! In questo momento non ce lo possiamo permettere. Per fortuna è accaduto a Napoli, dove governatore e sindaco hanno messo in atto misure rigide e l’incidenza del virus è più bassa che altrove”. Parole forti che hanno scatenato reazioni su vari fronti, principalmente politico.
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In effetti le istituzioni non possono immaginare di riprendere le competizioni evitando eventuali festeggiamenti. La stessa cosa accadrà quando si riapriranno gli spalti. Difficile pensare che i tifosi non si lascino andare ad abbracci dopo il gol della propria squadra del cuore o dopo una vittoria.