Lo studio che per la prima volta retrodata l’inizio dell’epidemia in Italia. Iss, casi analoghi anche in Francia e Spagna
Alcuni virologi avevano ipotizzato già da tempo che il Coronavirus fosse giunto in Italia diverse settimane prima del “caso zero” di Vò. Nelle acque di scarico di Milano e Torino c’erano infatti già tracce del virus SARS-CoV-2 a dicembre 2019. Questo quello che ha dichiarato uno studio in via di pubblicazione dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) realizzato attraverso l’analisi di acque di scarico raccolte in tempi antecedenti al manifestarsi della Covid-19 in Italia. Si tratta di uno studio che per la prima volta retrodata l’inizio dell’epidemia in Italia.
“Dal 2007 con il mio gruppo portiamo avanti attività di ricerca in virologia ambientale e raccogliamo e analizziamo campioni di acque reflue prelevati all’ingresso di impianti di depurazione”, spiega Giuseppina La Rosa del Reparto di Qualità dell’Acqua e Salute del Dipartimento di Ambiente e Salute dell’Iss. Questo ha condotto lo studio in collaborazione con Elisabetta Suffredini del Dipartimento di Sicurezza Alimentare, Nutrizione e Sanità pubblica veterinaria.
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Studio Iss, risultati simili anche in Francia e Spagna
Lo studio dell’Iss ha preso in esame 40 campioni di acqua di scarico raccolti da ottobre 2019 a febbraio 2020, e 24 campioni di controllo per i quali la data di prelievo (settembre 2018 – giugno 2019) consentiva di escludere con certezza la presenza del virus. Nelle stesse città sono stati trovati campioni positivi anche nei mesi successivi di gennaio e febbraio 2020. I campioni di ottobre e novembre 2019, come pure tutti i campioni di controllo, hanno dato esiti negativi.
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L’arco temporale indicato nello studio è coerente rispetto ad altri risultati ottenuti dall’analisi su campioni di pazienti ospedalizzati in Francia, che identificavano un positivo al SARS-CoV-2 in un campione respiratorio risalente alla fine di dicembre 2019. Anche la Spagna ha rinvenuto RNA di SARS-CoV-2 in campioni di acque reflue raccolte nella metà di gennaio a Barcellona: circa 40 giorni prima della notifica del primo caso zero sul territorio.
L’Iss ha presentato inoltre una proposta di azione al Ministero della Salute per l’avvio di una rete di sorveglianza su SARS-CoV-2 nelle acque reflue; già a luglio avvieranno uno studio pilota su siti prioritari individuati in località turistiche.
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