Una guardia privata di un motel a Tulsa in Oklahoma ha ammazzato un afroamericano, dove oggi il presidente degli Stati Uniti terrà il suo primo comizio post pandemia
L’uomo ucciso dalla guardia privata (bianca) del motel di Tulsa si chiamava Carlos Carson e aveva 36 anni. L’afroamericano si era lamentato della sua auto vandalizzata con il gestore del motel e poi con la guardia privata Christopher Straigh. La guardia però, ha usato contro di lui lo spray urticante e poi, quando l’uomo, giustamente ha reagito, gli ha sparato alla testa. L’episodio risale al 6 giugno ma solo oggi è emersa la notizia, come scrive il Washington Post, che ha esaminato le immagini della videosorveglianza. Quando Carlos Carson, padre di tre figli, è uscito dal motel con una tazza di caffè in mano, Straigh ha compiuto l’omicidio, che la polizia ha poi descritto un attacco ingiustificato. Adesso è accusato di omicidio premeditato. La guardia del motel, di 53 anni anni, è un ex sergente e un ex agente penitenziario del carcere della contea di Tulsa, dove ha avuto molte accuse di cattiva condotta, anche per discriminazione razziale. Dopo quattro indagini interne fu degradato e spedito in pensione due anni fa, diventando poi una guardia di sicurezza. Era stato poi licenziato dalla compagnia che lo aveva assunto e indagato dalla polizia di Tulsa mentre lavorava per un’altra società, con l’accusa di aver usato spray urticante in un attacco gratuito contro una donna afroamericana, alcuni giorni prima di uccidere Carlos Carson.
LEGGI ANCHE -> Nella favela più grande del Brasile muore un malato su tre di Covid
L’omicidio di un altro afroamericano negli Usa mette in evidenza il problema dell’abuso di potere e della discriminazione razziale
L’uccisione di un altro afroamericano pone l’attenzione ancora una volta sull’abuso di potere e la discriminazione razziale verso altre persone con un colore della pelle diverso dal bianco. Un altro problema evidenziato dalla tragedia è che il settore della sicurezza privata ha un potere simile a quello delle forze dell’ordine ma con minore controllo.
LEGGI ANCHE -> Usa: Fauci e il lockdown, le novità
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche su sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
In alcuni Stati come l’Oklahoma, ad esempio, le guardie armate non devono segnalare l’uso della forza tranne nel caso in cui implichi l’uso di armi.