Dichiarazioni di sofferenza quelle del camionista che ha investito Zanardi durante la corsa spericolata dell’ex pilota di Formula 1: “Distrutto dal dolore”
Il camionista dell’incidente che ha coinvolto Zanardi ha rilasciato un’intervista a La Repubblica esponendo il suo stato d’animo.
Il camionista che è entrato nella vita di Alex Zanardi, l’ex pilota di Formula 1 si chiama Marco e vive in provincia di Siena. L’autista sta vivendo un clima di disagio in queste ore. “Mi sento in colpa di tutto, sono affranto e distrutto”. “Ogni volta che chiudo gli occhi, parte quella macabra scena dell’incidente” – racconta Marco costernato e addolorato.
Quel tratto di strada lo percorre tutti i giorni da quando aveva 20 anni, ma mai si sarebbe immaginato che quella sua quotidianità lo avrebbe fatto entrare nelle pagine di storia più crudeli di una leggenda della corsa su pista.
Marco ha incontrato la handbike del pilota, già reduce da un terribile scontro tanti anni fa, che gli ha costato l’amputazione di entrambe le gambe.
Da quel pomeriggio la vita di Marco è cambiata e non sembra avere un senso logico. Per di più il camionista è indagato per “atto dovuto” col reato di lesioni gravissime per incidente stradale.
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Il camionista, reo di non aver prodotto la manovra giusta per scansare il pilota Zanardi, pur avendo lo spazio e il tempo necessario per farlo, continua il suo racconto a La Repubblica.
“Il gruppo di ciclisti, Zanardi che sbanda ed io che provo ad evitarlo ma lo spazio non me lo permette” – continua Marco in preda allo sconforto. Alex aveva perso il controllo, invaso la sua corsia, ma se il camionista non avesse effettuato una mezza deviazione verso destra, che gli avrebbe evitato la fuoriuscita stradale, ora staremmo a parlare di scontro frontale e forse letale.
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“Non ho osato proferire parola, ma solo pensare a comporre il numero di mia moglie”. Ma quando ha saputo che quell‘uomo a terra era Zanardi, Marco è rimasto talmente dispiaciuto che tutt’ora trascorre il tempo ad ammirare il suo coraggio e la voglia di vivere.
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