In occasione della festa della musica alcuni artisti della musica italiana si sono riuniti in Piazza Duomo a Milano per un flashmob a sostegno dei lavoratori dello spettacolo. Tra questi Diodato, levante, Lodo Guenzi, Manuel Agnelli, Cosmo e Ghemon
Un Flashmob per celebrare la Festa della musica. I cantanti hanno deciso di vestirsi a lutto con un camice nero e di rimanere in silenzio davanti al Duomo per alcuni minuti per sensibilizzare tutti, in primis il Governo, sulle condizioni dei lavoratori della musica. L’invito al Governo è stato quello di prendere in considerazione un pacchetto di emendamenti al Decreto Rilancio come ad esempio un’indennità per tutti i lavoratori dello spettacolo sino a che non sarà possibile una reale ed effettiva ripartenza del settore.
Presenti Manuel Agnelli, Levante, Saturnino, Ghemon, Cosmo e Dente, Diodato, tutti per rivendicare un sostegno concreto a un settore ancora fermo e soprattutto a chi lavora dietro le quinte. In piazza anche manager dei big del pop e del rock italiani, uffici stampa, tecnici ed operai.
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Nonostante la Festa della non musica, molte le iniziative promosse in streaming – previo minuto di silenzio iniziale, come il concerto del trombettista jazz Paolo Fresu dalla Valle dei templi di Agrigento. Il flashmob di oggi, curato dall’Associazione la “Musica che gira” insieme al Forum Arte e spettacolo è stato anticipato sul web già qualche giorno fa: sui profili di molti artisti e addetti ai lavori è stato pubblicato un brano silenzioso (solo rumore bianco) firmato dall’hashtag #senzamusica. Il brano sarà disponibile per una settimana e si potrà solo ascoltare (senza video) in streaming su Spotify, poi verrà cancellato. Le donazioni verranno girate al fondo Music Innovation Hub.
Diodato, fresco del successo ottenuto a Sanremo ha commentato: “Spero che questa iniziativa faccia rumore, come il titolo della mia canzone – ha aggiunto – e che faccia arrivare al mondo politico la voce degli artisti e dei lavoratori dello spettacolo musicale, vogliamo essere un megafono per tutte quelle persone che dietro le quinte rendono possibile i nostri tour”. L’artista Levante ricorda un altro aspetto importante: “Pur potendo realizzare piccoli eventi live post lockdown, le misure di sicurezza rendono impossibile produrre un concerto: i biglietti non sosterrebbero i costi e molti dei miei collaboratori resterebbero senza alcun guadagno”.
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Laura Pausini, Vasco Rossi e Francesco Renga hanno aderito all’iniziativa postando l’hashtag #iolavoroconlamusica, diventato una delle parole d’ordine della mobilitazione che non intende più accettare un blocco ormai insostenibile.
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