La Protezione civile, nella giornata di oggi martedì 23 giugno ha diramato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.
Pubblicato da pochi minuti il bollettino della Protezione Civile che riporta i dati sull’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando al nuovo aggiornamento, sale il numero dei casi di contagio nel nostro Paese con un incremento di 122 nuovi casi per un totale di 238.833. Di questi risultano attualmente positivi 19.573 (-1.064). Nuovo alleggerimento per le terapie intensive: 115 in totale, ossia 12 in meno di ieri. Il numero dei guariti è giunto a 184.585 con un incremento di 1.159 unità. Infine cresce ancora il bilancio dei decessi con 18 morti nelle ultime 24 ore che portano il a 34.675. La Protezione Civile ha precisato nel comunicato che la Regione Sardegna ha organizzato un ricalcolo dei casi totali, sottraendone 9 precedentemente comunicati.
Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di ieri ha diramato il nuovo bollettino in merito all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando a quanto riportava la nota, saliva ancora il numero dei casi di contagio: 238.720. Di questi risultavano essere attualmente positivi 20.637 soggetti. Nuovo alleggerimento per i reparti di terapia intensiva per un totale di 127. Il numero delle persone guarite era giunto a 183.426. Il bilancio dei decessi, invece, era salito a 34.657.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Protezione Civile, bollettino del 22 giugno: oltre 500 nuovi guariti
La Protezione Civile, nella giornata di lunedì ha pubblicato i dati relativi all’epidemia da Covid-19 in Italia. Il totale delle persone risultate positive al virus era salito a 238.499 . Di questi erano 20.972 gli attualmente positivi. Anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva erano scesi, ieri risultavano 148. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 182.893. Infine il bilancio dei decessi era giunto a 34.634.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Protezione Civile, il bollettino del 21 giugno: 24 nuovi decessi
Ottime notizie quelle che giungono all’esito di uno studio condotto dall’Ospedale San Matteo di Pavia e presentato a Palazzo Lombardia. Il laboratorio di virologia del nosocomio patavino, insieme all’istituto zooprofilattico della Lombardia e di quello dell’Emilia Romagna, nonché dell’ospedale Le Scotte di Siena e del Policlinico di Milano hanno effettuato una scoperta rivoluzionaria sui guariti dal Covid.
Per condurre la ricerca il team di esperti ha sottoposto a tampone 280 pazienti clinicamente guariti, riporta La Stampa, che presentavano una carica virale molto bassa. Ebbene, di questi solo meno del 3% risultava infettivo. Una scoperta di importante rilevanza.
A commentare lo studio il professor Giuseppe Remuzzi dell’Irccs Istituto Mario Negri. A suo avviso, riferisce La Stampa, in questo determinato momento, è di fondamentale importanza quantificare, dopo una positività determinata da tampone, quanti sono i Ct (un segnale che determina il grado di carica). In forza della rilevazione di questi ultimi è, infatti, possibile risalire alla presenza di Rna e determinare se le quantità riscontrate qualifichino quel campione come un puro positivo o solo come un campione che indica una pregressa positività, ma non possiede più una carica infettiva.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Studio sui guariti al San Matteo di Pavia: solo il 3% risulta infettivo
Il professor Andrea Crisanti, raggiunto da Il Fatto Quotidiano, ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno destato non poche preoccupazioni. In primis ha specificato che il Covid-19 non sparirà in breve tempo come accadde per la Sars. Ciò in quanto i soggetti contagiati, ad oggi, sono milioni e distribuiti su tutti i continenti. L’attuale discesa della curva epidemica in Italia rappresenta semplicemente una minor probabilità di infettarsi e questo grazie al lockdown nonché all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuale ed al distanziamento sociale. Ruolo importante anche quello svolto dal caldo.
L’attuale situazione però potrebbe radicalmente mutare in autunno. Stando a quanto riferito dal Professor Crisanti a Il Fatto Quotidiano: “Il nostro autunno sarà come i mattatoi tedeschi adesso, dove il virus sta facendo danni seri. Deve essere un monito quanto sta accadendo in Germania adesso, perché è quello che potrebbe verificarsi da noi in autunno ed in inverno”.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Andrea Crisanti, allarmante dichiarazione: “Italia come i mattatoi tedeschi”
Per la zona di Palmi, in Calabria, la Governatrice Jole Santelli ha deciso di istituire la zona rossa. Una decisione assunta all’esito della scoperta di un piccolo focolaio nell’area. Si parla, infatti, di 8 soggetti positivi registratisi all’interno dell’Azienda Sanitaria Locale. I nuovi casi sarebbero stati causati da una coppia di rientro dal Nord in Regione.
Nell’ordinanza della Presidente è stato disposto che nei quartieri Pietrenere-Tonnara-Scina di Palmi, fino alle ore 14 del 26 giugno, gli spostamenti sono consentiti solo se ritenuti essenziali. Inoltre, sono sospese le attività commerciali e produttive, fatta eccezione di quelle qualificate come essenziali.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19 Calabria, per i giovani non esiste alcuna zona rossa
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