Corea del Sud, seconda ondata di contagi è realtà. Sbagliate le previsioni

Corea del Sud. Era prevista una seconda ondata di contagi per fine anno, invece gli infetti stanno aumentando adesso a vista d’occhio

Corea del Sud
Seoul – Foto dal Web

La Corea del Sud ha rappresentato un esempio virtuoso nella lotta contro il Coronavirus. Il primo caso accertato risale al 20 gennaio e subito il governo ha adottato misure di contenimento efficaci, unite alla diffusione di un’app di localizzazione dei casi positivi per evitare il contatto.

Tuttavia assistiamo adesso ad un fenomeno che dovrebbe farci riflettere e servire da monito. In Corea del Sud infatti è attualmente in corso una seconda ondata della pandemia. Dopo uno stop iniziale, i nuovi casi continuano a salire. Le autorità sanitarie del paese sono in allarme. L’area interessata riguarda principalmente la capitale, Seoul e le zone limitrofe.

Corea del Sud
Seconda ondata pandemia – foto dal web

Jeong Eun-kyeong, la responsabile dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Kcdc) ha dichiarato che si aspettavano una seconda ondata ma non certo adesso. Erano pronti ad affrontarla in autunno o inverno, le loro previsioni si sono rivelate errate. I contagi continueranno a crescere fino a quando le persone avranno contatti stretti fra di loro.

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Secondo quando verificato, la seconda ondata in Corea del Sud avrebbe avuto inizio nei primi giorni di maggio partendo da Itaewon, zona della movida di Seoul. Park Won-soon, sindaco della città, sta pianificando nuove misure di distanziamento fisico. I nuovi casi ieri sono stati 17, il totale è salito a 12.438 dall’inizio della pandemia .I decessi sono 280 in tutto.

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