Andrea Crisanti, allarmante dichiarazione: “Italia come i mattatoi tedeschi”

Il professor Andrea Crisanti ha dichiarato a Il Fatto Quotidiano che l’autunno italiano sarà come il frangente che adesso stanno vivendo i mattatoi tedeschi.

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Andrea Crisanti (foto dal web)

È ormai da giorni che la notizia del contagio all’interno di un mattatoio tedesco di 1.300 persone sta facendo temere per le sorti di una delle regioni più popolose della Germania, la Renania. Il presidente del Land, a seguito del focolaio, ha deciso di imporre un nuovo lockdown nella zona in cui è allocato il mattatoio, precisamente Gütersloh, ritenendo invece superfluo estenderlo a tutta la regione. Ciò in quanto, avrebbe dichiarato, che le autorità sono intervenute tempestivamente e sono state fatte scattare immediatamente le misure di sicurezza.

Eppure, bisogna precisare che quello in Renania non è l’unico macello ad aver riscontrato tale tipologia di problema: anche in altri di essi si sarebbero registrati elevati casi di contagio facendo sollevare una polemica sulle condizioni di lavoro al loro interno.

Ma cosa c’entrano i mattatoi tedeschi, con l’Italia? Per il professor Andrea Crisanti, questo autunno, il Bel Paese potrebbe vivere la stessa situazione.

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Il professor Crisanti: “Il nostro autunno sarà come i mattatoi tedeschi adesso

Bollettino Protezione Civile
(Getty Images)

Il professor Andra Crisanti, raggiunto da Il Fatto Quotidiano, ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno destato non poche preoccupazioni. In primis ha specificato che il Covid-19 non sparirà in breve tempo come accadde per la Sars. Ciò in quanto i soggetti contagiati, ad oggi, sono milioni e distribuiti su tutti i continenti. L’attuale discesa della curva epidemica in Italia rappresenta semplicemente una minor probabilità di infettarsi e questo grazie al lockdown nonché all’utilizzo dei dispositivi di sicurezza individuale ed al distanziamento sociale. Ruolo importante anche quello svolto dal caldo.

L’attuale situazione però potrebbe radicalmente mutare in autunno. Stando a quanto riferito dal Professor Crisanti a Il Fatto Quotidiano: “Il nostro autunno sarà come i mattatoi tedeschi adesso, dove il virus sta facendo danni seri. Deve essere un monito quanto sta accadendo in Germania adesso, perché è quello che potrebbe verificarsi da noi in autunno ed in inverno“.

Prevenire è l’unica arma che l’Italia ha a disposizione per scongiurare il peggio. Il professor Crisanti sostiene che bisogna aggredire ogni singolo caso e soprattutto prestare attenzione a quelli che sono i contagi provenienti dall’estero. Ed infatti, se non venissero repentinamente individuati potrebbero determinare un danno irreparabile.

In merito alla minor carica virale del virus riscontrata sui tamponi risultati positivi, il professor Crisanti ha spiegato a Il Fatto Quotidiano che questo dato è stato ottenuto tramite test di laboratorio e pertanto non devono essere considerati come necessariamente corrispondenti a quella che potrebbe essere la reazione sull’uomo. In ogni caso, aggiunge, anche mesi addietro nel clou dell’epidemia c’erano soggetti con basse cariche virali.

Il professor Crisanti, poi, effettua una specifica sulla tanto discussa mutazione del virus. “Il virus è una moltitudine. Sarebbe meglio dire ‘i virus’. Anche se uno – riporta Il Fatto Quotidianoha registrato una mutazione in senso di minore infettività, non significa che sia una circostanza generalizzata né tantomeno che quel caso individuato possegga il ceppo dominante. Non si può usare un singolo virus per giungere a delle conclusioni generali“.

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Infine sulla Regione Lombardia conclude affermando che è un grande punto interrogativo. Non vuole esprimersi, riferisce a Il Fatto Quotidiano, spiegando di non conoscere i dati reali, tuttavia non nasconde il timore che dalla Regione possa ripartire una seconda ondata.

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