Protezione Civile, il bollettino del 24 giugno: 30 nuovi decessi

La Protezione civile, nella giornata di oggi mercoledì 24 giugno ha diramato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

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Il Dipartimento della Protezione Civile ha aggiornato, attraverso il bollettino quotidiano, lo stato dell’epidemia da Covid-19 nel nostro Paese. Stando a quanto riporta la nota, i casi di contagio complessivi salgono a 239.410 (+190). In decrescita, invece, i soggetti attualmente positivi che ammontano a 18.655, con un decremento da ieri di 918 unità. Anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva scendono: 107 in totale e 8 in meno di ieri. Il numero dei guariti è giunto a 186.111, ossia 1.526 in più rispetto alla giornata di ieri. Infine, purtroppo, si aggrava il bilancio dei decessi con 30 morti registrati nelle ultime 24 ore che portano il numero complessivo a 34.644.

La Protezione Civile ha precisato che la Provincia Autonoma di Trento ha effettuato un ricalcolo dei dati:

“61 deceduti in meno rispetto a quanto precedentemente comunicato;
447 guariti in più rispetto a quanto precedente comunicato;
Totale casi aumentano di 387 unità rispetto a quanto precedentemente comunicato”.

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 23 giugno

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(Getty Images)

Come di consueto la Protezione Civile nella giornata di ieri ha riortato i dati sull’epidemia da Covid-19 in Italia. Salito il numero dei casi di contagio nel nostro Paese per un totale di 238.833. Di questi attualmente positivi erano 19.573. Nuovo alleggerimento per le terapie intensive: 115 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 184.585. Infine cresceva ancora il bilancio dei decessi per un totale di 34.675 vittime. La Protezione Civile ha precisato nel comunicato che la Regione Sardegna aveva organizzato un ricalcolo dei casi totali, sottraendone 9 precedentemente comunicati.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Aggiornamento Protezione Civile: il bollettino del 23 giugno

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 22 giugno

Il Dipartimento della Protezione Civile nella giornata di lunedì ha diramato il nuovo bollettino in merito all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando a quanto riportava la nota, saliva ancora il numero dei casi di contagio: 238.720. Di questi risultavano essere attualmente positivi 20.637 soggetti. Nuovo alleggerimento per i reparti di terapia intensiva per un totale di 127. Il numero delle persone guarite era giunto a 183.426. Il bilancio dei decessi, invece, era salito a 34.657.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Protezione Civile, bollettino del 22 giugno: oltre 500 nuovi guariti

Il Ministro Speranza: “Mascherine e distanziamento sino al vaccino”

Utilizzare le mascherine, il distanziamento sociale ed il lavaggio delle mani sono tre regole fondamentali che dovremo continuare a seguire fino a quando non sarà scoperto un vaccino. Solo questo ci metterà in sicurezza“. Queste le parole del Ministro Speranza intervenuto su un forum del Corriere.it.

I cittadini, dunque, dovranno continuare a mantenere comportamenti responsabile e non lasciarsi andare a facilonerie ed imprudenze. Il virus continua ancora a circolare, ha aggiunto, e la lotta non è ancora vinta. L’unica arma che sarà in grado di creare riparo sarà il vaccino. Sino a quando non sarà scoperto la guardia deve rimanere alta.

Speranza ha poi ribadito la centralità dell’Italia sul fronte vaccino. Il Bel Paese è riuscito, infatti, a siglare un accordo tra Oxford e Pomezia: l’asse che al momento pare avere uno dei progetti più promettenti.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Il Ministro Speranza: “Mascherine e distanziamento sino al vaccino”

Beppe Sala: “Smart working? Non è la normalità, crea due problematiche”

Il sindaco di Milano Beppe Sala si dice certo di una cosa: lo smart working sta arrecando più danni che apportando benefici. A suo avviso, il lavoro a distanza sta inducendo le aziende a pensare a piani di licenziamento: “Sono certo che la maggior parte delle aziende sta pensando a piani di efficientamento, per dirlo in modo gradevole, cioè a piani di licenziamento. A chi è a casa dico di non stare tranquillo“. Un alert lanciato dal Primo Cittadino di Milano nel corso del programma Quante storie in onda su Rai 3. Parole che sicuramente avranno scosso quegli ancora numerosi lavoratori che non sono rientrati nelle proprie sedi.

Ma il sindaco Sala prosegue, e spiega i motivi per i quali lo smart working sarebbe tutt’altro che positivo: “Lo smart working è una buona cosa, anche in Comune l’abbiamo usato. Ma ciò non rappresenta la normalità perché crea due problematiche“.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Beppe Sala: “Smart working? Non è la normalità, crea due problematiche”

Covid19, 10 virologi italiani affermano: “Il crollo del virus è inequivocabile”

Un documento a firma congiunta di 10 virologi quello a mezzo del quale, dati alla mano, è stato reso noto che la fase emergenziale sarebbe terminata. Le minori ospedalizzazioni e la perdita di aggressività e viralità del Covid hanno condotto menti illustri, tra cui Remuzzi, Zangrillo e Clementi, a mettere nero su bianco le proprie convinzioni.

Non sono mancate critiche dall’altra “fazione” di colleghi che invece afferma trattarsi di un calo della curva epidemica dovuto esclusivamente alle misure di prevenzione e contenimento. L’altro lato della virologia, dunque, sostiene che ora non è il momento di abbassare la guardia e che l’emergenza ancora sussiste.


PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>Covid19, 10 virologi italiani affermano: “Il crollo del virus è inequivocabile”

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