Fauci, membro della task force della Casa Bianca e direttore dell’Istituto nazionale delle malattie infettive, ha dichiarato al Congresso degli Usa: “Siamo piuttosto ottimisti che avremo un vaccino (per la Covid-19, ndr) alla fine di quest’anno o all’inizio del 2021”.
L’esperto ha però manifestato meno ottimismo e più preoccupazione relativamente al”l’aumento inquietante” di casi di coronavirus in vari Stati degli Usa. In particolare, i contagi aumentano in Texas, Florida e Arizona.
A riguardo Fauci ha aggiunto che “le prossime settimane saranno decisive”.
Inoltre ha chiarito: “Trump non ci ha mai detto di frenare sui test”.
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“Non stavo scherzando” sui test, ha ribadito Trump
Fauci ha anche dichiarato di non aver mai ricevuto indicazioni dal presidente Donald Trump di diminuire i test per ottenere l’effetto di “falsare” i dati sul numero di casi.
E anzi ha assicurato che gli Stati Uniti “faranno più test, non meno test”.
Tuttavia, quasi contemporaneamnete la Casa Bianca ha diramato la conferma del fatto che Trump è intenzionato a fare meno test e non di più: “ho chiesto di rallentare perché più test facciamo più casi emergono” e ha aggiunto: “Non stavo scherzando“.
Dunque due prospettive diametralmente opposte quelle di Fauci e Trump, cosa che evidenzia una certa ruggine tra i due.
Trump ha anche dichiarato di non capire perché l’approvazione dei media nei confronti di Fauci non si estenda anche alla Casa Bianca: “Ma se lavora con noi, perché allora non ci viene riconosciuto? Perché i media propaganda sono fake news”.
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