L’Italia in difficoltà. Non solo sa un punto di vista economico ma anche sanitario. Ecco i dati riportati da Osservasalute
L’Italia, a causa del coronavirus, sta fronteggiando una crisi economica e sanitaria mai vista prima. Durante la pandemia globale, allo scoppio improvviso dell’emergenza sanitaria, il nostro Paese non è stato in grado, almeno inizialmente, di reggere il colpo e le cose sono degenerate in un batter d’occhio. Da cosa è dipeso tutto questo? Il motivo, come riporta Osservasalute, deriva dal fatto che l’Italia non ha potuto contare sulle risorse necessarie perché negli anni i tagli sono stati pesanti e penalizzanti. Dal 2010 al 2018 la spesa sanitaria pubblica è aumentata solo dello 0,2% medio annuo, molto meno dell’incremento del Pil che è stato dell’1,2% e il numero di posti letto è diminuito di circa 33 mila unità.
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Italia, i dati del rapporto Osservasalute 2019
Ecco i dati della XVII edizione del “Rapporto Osservasalute” curato dall’Osservatorio Nazionale sulla Salute nelle Regioni Italiane che opera nell’ambito di Vihtaly, spin off dell’Università Cattolica, presso il campus di Roma. Mentre la spesa pubblica in otto anni è aumentata solo dello 0,2%, la spesa privata delle famiglie è aumentata al 2,5%. Nel 2018, la spesa sanitaria complessiva, pubblica e privata sostenuta dalle famiglie, ammontava a circa 153 miliardi di euro, dei quali 115 miliardi di competenza pubblica e circa 38 miliardi a carico delle famiglie. Dal 2010 al 2018 il numero di posti letto è diminuito di circa 33 mila unità, con un decremento medio dell’1,8%. il Rapporto mostra inoltre il tasso standardizzato di dimissioni ospedaliere a livello italiano con un andamento in progressiva riduzione nel periodo 2013-2018, passando da 155,5 ricoveri su 1.000 residenti del 2013 a 132,4 per 1.000 del 2018.
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Il decentramento in Italia
Le Regioni, per fronteggiare l’emergenza covid-19, non hanno avuto le stesse possibilità e di conseguenza i cittadini non hanno potuto avere le stesse garanzie di cura. “Il livello territoriale dell’assistenza si è rivelato in molti casi inefficace- spiega Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell’Osservatorio – le strategie per il monitoraggio della crisi e dei contagi particolarmente disomogenee, spesso imprecise e tardive nel comunicare le informazioni”.
I dati dell’Osservasalute sottolineano ancora una volta la fragilità dell’Italia, venuta fuori con la pandemia. Questa emergenza servirà forse per un futuro migliore.