Risposta al documento sulla cessata emergenza: i virologi si dividono

Numerosi esperti hanno espresso opinione congiunta in merito al termine della fase d’emergenza firmando un documento, ma alcuni altri loro colleghi tuonano ed invitano a mantenere la prudenza.

Alberto Zangrillo
Alberto Zangrillo (Getty Images)

I cittadini sono confusi, le posizioni degli esperti – tra virologi ed epidemiologi– sono sempre più frammentari. La comunità scientifica si spacca sul Covid e le notizie che giungono su quest’ultimo spesso sono contraddittorie. La possibilità che l’opinione di uno non trovi riscontro in quella di un altro è alta e così, la popolazione si chiede quale sia la voce più autorevole.

In questo contesto, in cui non riesce a trovarsi un punto d’incontro, alcuni virologi hanno deciso di siglare un documento avente ad oggetto una circostanza al centro del dibattito. Dati alla mano sarebbe possibile ritenere che la fase emergenziale è terminata. Ma c’è chi sostiene una posizione nettamente discordante.

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Covid-19, esperti siglano documento su fine emergenza: alcuni colleghi tuonano

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News Coronavirus (Foto dal web)

Remuzzi, Zangrillo e Clementi sono solo tre delle dieci illustri menti che hanno siglato un documento in cui hanno sostenuto che leggendo i dati sull’epidemia la fase emergenziale può dirsi conclusa. Un’opinione non condivisa da altri colleghi i quali hanno prontamente risposto affermando che nulla si sarebbe concluso ed hanno invitano alla prudenza. Al momento, dunque, le linee di pensiero sarebbero due: chi ritiene che ormai il virus sia solo un lontano ricordo e chi, invece, ci va ancora con i piedi piombo.

I più “ottimisti”, sono dunque quelli che hanno sottoscritto il documento e di cui dà notizia Il Giornale. Sarebbero divenuti una vera e propria fazione che non condivide le opinioni di altri esperti che pensano meno in positivo. Ad avviso di questi ultimi, in netta controtendenza, il virus non si è affatto indebolito e che questo calo dei contagi sia dovuto soltanto alle misure di prevenzione.

Tra questi luminari Silvio Brusaferro, Franco Locatelli, Giuseppe Ippolito e Giovanni Rezza: membri del comitato tecnico scientifico del Governo. Il virus non è scomparso è solo che circola molto meno adesso. Abbassare la guardia significherebbe concedere al Covid, oggi, una seconda possibilità per attaccare indisturbato. L’esempio a sostegno di tale tesi sono i mattatoi in Germania e quanto sta accadendo in Portogallo. Per non parlare di quanto sta accadendo al di fuori del Vecchio Continente: su tutti il Brasile.

La teoria a sostegno della cessata emergenza

La diminuzione considerevole dei ricoveri, casi “debolmente positivi” sarebbero gli elementi cardine di quanto sostenuto all’interno dell’ormai noto documento sottoscritto da 10 esperti in materia.

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È incontrovertibile, a loro avviso, il fatto che adesso il virus sarebbe meno aggressivo e chi ne sarebbe affetto presenterebbe pochi se non proprio alcun sintomo.

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