L’ex capo della Policia Judiciaria di Portimao, Gonçalo Amaral è tornato a parlare del caso Maddie McCann lanciando delle pesanti accuse alla polizia tedesca.
Proseguono serrate le indagini degli inquirenti sul caso Maddie McCann, la bambina inglese di 3 anni scomparsa nel nulla nel maggio del 2007 durante una vacanza in Portogallo. In merito si susseguono le indiscrezioni soprattutto dopo gli ultimi risvolti che hanno visto la polizia tedesca individuare un nuovo sospettato: un cittadino tedesco attualmente in carcere per altri reati. Sulla questione si è espresso l’ex capo della Policia Judiciaria di Portimao, Gonçalo Amaral, primo ad indagare sulla scomparsa della piccola Maddie. In un’intervista al notiziario portoghese Jornal das 8, Amaral ha affermato che il nuovo sospettato potrebbe rappresentare il “capro espiatorio perfetto”. Lanciando poi delle accuse agli inquirenti tedeschi che si stanno occupando delle indagini.
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Starebbero usando il nuovo sospettato come un “capro espiatorio“. Questa la pesante accusa rivolta alla polizia tedesca in merito al caso Maddie McCann, svanita nel nulla da oltre 13 anni, da parte di Gonçalo Amaral, ex capo della Policia Judiciaria di Portimao che ha indagato sui fatti per primo. Intervistato dal notiziario Jornal das 8 dell’emittente portoghese TVI, Amaral ha spiegato: “Il cittadino tedesco nel mirino degli inquirenti? È un sospettato quasi perfetto. Quello che gli manca per diventarlo è essere morto“. L’ex capo della polizia alla domanda se realmente il cittadino tedesco possa essere il responsabile della scomparsa di Maddie ha affermato: “Per rispondere a questa domanda –riporta la redazione del Daily Mail– bisogna prima provare che è vi sia stato un rapimento“.
L’ex poliziotto ha poi proseguito affermando che la polizia tedesca avrebbe alterato le fotografie del Furgoncino del sospettato che aveva in uso nel periodo in cui Maddie è scomparsa. Amaral ha mostrato nel corso dell’intervista delle foto scattate all’epoca dei fatti al furgoncino che appariva con delle personalizzazioni (dei disegni nella parte anteriore e in quella posteriore), personalizzazioni che però non compaiono sulle foto diffuse dalle autorità tedesche. “Penso – afferma l’ex poliziotto- che sia importante interrogarsi sul perché la foto del furgono sia stata modificata“. Ma perché la polizia tedesca avrebbe dovuto diffondere informazioni false? A questa domanda l’ex capo della polizia portoghese risponde che lo avrebbero fatto per avere giurisdizione sul caso.
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Amaral non è la prima volta che si esprime sulla vicenda. Nel 2008, dopo aver lasciato la polizia, scrisse il libro “Maddie: A Verdade da Mentira” in cui accusava i genitori della bambina di mentire sul caso, circostanza per la quale è stato citato in giudizio dalla famiglia. Nel libro, l’autore sostiene che Maddie potrebbe essere stata vittima di un incidente che sarebbe poi stato nascosto alla polizia.
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