Oltre 40 membri del personale dello stabilimento Bartolini di Bologna sono risultati positivi al Covid-19, per prevenire un nuovo focolaio l’azienda ha disposto la chiusura del magazzino.
Paura per l’azienda di trasporti Bartolini di Bologna, dove è si è verificato quello che gli esperti definiscono cluster, ossia lo stadio precedente ad un focolaio di contagio. Nello stabilimento dell’azienda, alle Roveri, oltre 40 membri del personale sono risultati positivi, tutti asintomatici ad esclusione di uno. I primi due casi si erano registrati alcuni giorni fa, circostanza che ha fatto scattare le misure di sicurezza ed i controlli dai quali è emersa la positività dei dipendenti. Per tali ragioni, la direzione ha deciso di chiudere il magazzino a scopo precauzionale.
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Oltre 40 dipendenti positivi al Covid-19, tra cui uno con sintomi. Questo quanto verificatosi allo stabilimento Bartolini di Bologna, sito in via Roveri. Stando a quanto riferito dalla redazione de Il Resto del Carlino, nei giorni scorsi erano stati riscontrati due casi di positività tra il personale. All’esito dei risultati, l’azienda ha disposto nell’immediato la chiusura del magazzino ed i controlli per tutti i dipendenti che hanno fatto emergere la positività di 45 soggetti, tutti asintomatici ad esclusione di uno che avrebbe manifestato i sintomi del coronavirus.
L’azienda, anche se non ci sono conferme, come riporta Il Resto del Carlino, avrebbe intenzione di procedere con controlli a tappeto per rintracciare il personale che sarebbe entrato in contatto con i soggetti risultati positivi. Questo per verificare se il cluster, come lo definiscono gli esperti, si possa essere trasformato in un focolaio. Nel frattempo l’azienda non ha chiuso e continua a rimanere aperta soprattutto per quanto riguarda il compartimento logistico e delle consegne.
In merito si è espresso Maurizio Lago, segretario dell’Uil Trasporti, il quale ha spiegato che i contagi riguardano anche due autisti aggiungendo, come riporta Il Resto del Carlino, che la cooperativa operante in azienda sarebbe stata allontanata. “Già oggi –conclude Lago- dovrebbe insediarsi Cfp al suo posto“.
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Nei giorni scorsi era stata la Cobas a manifestare la preoccupazione per la situazione nello stabilimento attraverso un comunicato in cui rivendicava il merito per la chiusura del magazzino ed i successivi controlli sul personale.
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