Lo stadio in Parlamento: nuovo scontro alla Camera tra Vittorio Sgarbi e Mara Carfagna. La vicepresidente ha espulso il deputato è dall’Aula
Ancora un comportamento da stadio presso il Parlamento italiano. Nuovo scontro alla Camera tra Vittorio Sgarbi e Mara Carfagna. La vicepresidente, che momentaneamente sostituiva Roberto Fico, ha espulso il deputato è dall’Aula di Montecitorio: “Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce“, ha detto la Carfagna. Le parole della vicepresidente della Camera sono state accompagnate da applausi unanimi.
Il livello ancor più basso si è raggiunto quando Sgarbi non voleva abbandonare l’Emiciclo: ha dovuto essere portato via dai commessi. “Vergogna, Vergogna!”, “Pagliaccio” hanno urlato diversi deputati mentre la Carfagna sottolineava che “ha trasformato quest’Aula in uno show“.
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Lo stadio in Parlamento
“Chiedo una commissione parlamentare di inchiesta per la nuova tangentopoli: Palamaropoli”. Così Sgarbi alla Camera nel corso della sua dichiarazione di voto al Dl giustizia, lanciando parole di fuoco contro una parte della magistratura.
In difesa delle toghe è intervenuta la deputata di Forza Italia Giusi Bartolozzi, intervento accompagnato dalle urla e le offese irripetibili di Sgarbi contro la Bartolozzi e la stessa Carfagna. Sgarbi è riuscito a far perdere le staffe anche a colleghi del suo stesso partito. Non è la prima volta, in realtà, che Mara Carfagna va allo scontro con il deputato così come tanti sono stati gli atteggiamenti da stadio conditi da urla, parolacce da parte del critico d’arte.
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Atteggiamenti da stadio che si ripetono spesso negli ultimi tempi, specie dalla parte della Lega. Striscioni, cori e un aggressione verbale di gruppo di recente dopo un arringa di un deputato dei Cinque Stelle contro la gestione sanitaria lombarda.