È iniziata in Russia la sperimentazione del vaccino per il Covid-19 su alcuni volontari che ora sono in osservazione. I dettagli della loro reazione
Si lavora incessantemente sul fronte del vaccino per il Covid-19, in diverse parti del mondo e con diverse equipe. Anche l’Italia è coinvolta, ma in ogni caso si parla di tempi ancora lunghi.
I ricercatori dell’Università di Sechenov (Mosca) hanno iniziato però a fare le prime sperimentazioni cominciando ad iniettare il farmaco sulle persone. Si è già al secondo ciclo di iniezioni del vaccino sperimentale.
Sono volontari che si sono offerti di sottoporsi a specifici studi clinici. Tutto regolare e autorizzato dal Ministero della Salute russo che ha dato il via livera ai test sulle persone. In tutto 20 gli individui coinvolti, uomini e donne tra i 18 e i 65 anni, che hanno ricevuto il vaccino per via intramuscolare. Tutti adeguatamente assicurati ed in possesso dalle informazioni relative alle procedure cliniche e ai rischi corrispondenti.
Un primo passo importante questo che permetterà di capire come le persone reagiscono al vaccino, se ci sono o meno dei sintomi o dei risvolti sia positivi che negativi e se la cura funziona.
LEGGI ANCHE —> Piano scuola 2020-2021: possibili ulteriori incrementi organico
Tutti si chiedono quali siano gli esiti del vaccino, molti sono titubanti e indecisi se farlo o meno una volta che sarà in commercio. Gli studiosi russi ci stanno lavorando e con questa prima sperimentazione spiegano quali sono i primi sintomi osservati.
I pazienti all’inizio hanno mostrato un lieve mal di testa e un aumento della temperatura corporea. Sintomi molto lievi che sono scomparsi nel giro di 24 ore in modo spontaneo.
A parlare della reazione al vaccino è stata Elena Smolarchuk, principale ricercatrice del progetto che l’ha definita “normale”, tipica di altre iniezioni di vaccino. Tutti i volontari che hanno partecipato non hanno sintomi ora e stanno bene.
Al momento i pazienti sono isolati in stanze di ospedale che ospitano uno o due persone al massimo e lo resteranno fino a 28 giorni dopo l’iniezione. In questo modo la reazione al vaccino può essere monitorata osservando anche la risposta immunitaria di ognuno e riducendo al minimo il rischio di un’infezione esterna.
LEGGI ANCHE —> Zaia si appella ai giovani: “Il pericolo della reinfezione c’è”
E su questa scia si continuerà a lavorare perché lo sviluppo del vaccino è un obiettivo “di estrema importanza” come ha detto il rettore dell’università Piotr Glybochko. Tutto è in regola nel Paese per la sperimentazione secondo le disposizioni legali russe e internazionale e tutte l’equipe che vi lavora è composta da personale altamente qualificato.
Se vuoi essere sempre informato in tempo reale , seguici anche su sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…