Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi domenica 28 giugno, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia.
I numeri in merito all’epidemia da Covid-19 in Italia sono stati diffusi tramite tabella sanitaria dal Ministero della Salute. Oggi, stando a quest’ultima, il numero casi di contagio è salito a 240.310 con un incremento di 174 unità. Nuovo calo dei soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 16.681 (-155). Salgono nuovamente anche i pazienti in terapia intensiva (+1) che risultano essere 98. Il numero delle persone guarite è giunto a 188.891 con un incremento di 307 unità. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio delle vittime con 22 decessi registrati nelle ultime 24 ore che portano il totale a 34.738.
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 27 giugno
Nella giornata di ieri, il Ministero della Salute ha diffuso i dati dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 240.136. Nuovo calo dei soggetti attualmente positivi che ammontavano a 16.836. Diminuiscono i ricoveri in terapia intensiva che ieri contavano 97 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 188.584. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi che portava il totale a 34.716.
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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di venerdì 26 giugno
Nella giornata di venerdì il numero delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era salito a 239.961. Nuovo calo dei soggetti attualmente positivi che erano 17.638. Aumentavano i ricoveri in terapia intensiva che contavano 105 pazienti. Il numero dei guariti era giunto a 187.615. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi che portavano il totale a 34.708.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 26 giugno: quasi 900 nuovi guariti
Tocilizumab, gli effetti nel trattamento dei pazienti Covid più gravi
Uno studio, quello sul Tocilizumab condotto da un team di ricercatori italiani e pubblicato sul The Lancet Rheumatology, che si era posto quale obbiettivo quello di rendere noti gli effetti positivi del farmaco nel trattamento dei pazienti Covid gravi.
La ricerca ha preso in considerazione i casi di soggetti maggiorenni ricoverati a Bologna e Reggio Emilia tra il 21 febbraio e il 24 marzo 2020, nonché alcuni a Modena tra il 21 febbraio e il 30 aprile 2020. A questi pazienti, giunti in ospedale con una polmonite grave, è stata somministrata la cura standard, ad alcuni è stato aggiunto il Tocilizumab. I due gruppi sono stati poi raffrontati restituendo un dato sorprendente. Si è notato che nei soggetti trattati con l’antireumatico si riduceva il rischio di dover ricorrere ad una ventilazione meccanica invasiva, nonché si rilevava una minor letalità causata dalla polmonite da Covid-19. In sostanza il Tocilizumab avrebbe ridotto la mortalità dal 20 al 7 percento, si legge sullo studio pubblicato dal The Lancet.
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Covid-19, un positivo in discoteca: 300 persone finiscono in quarantena
Una situazione singolare, riferiscono le autorità quella verificatasi all’interno di una discoteca di Zurigo. Trecento persone sono state sottoposte a quarantena dopo che è stato riscontrato un caso positivo al Covid. A diramare la notizia il cantone a mezzo di un comunicato diramato del Dipartimento della sanità, il quale ha immediatamente contattato il gestore del locale notturno.
Quest’ultimo, dopo aver fornito la lista dei partecipanti alla serata, ha reso possibile all’autorità rintracciare i soggetti che avevano preso parte all’evento. È scattata così la quarantena per ben trecento persone: di queste ad oggi, sarebbero 5 quelle contagiate. Una misura che ha ovviamente visto coinvolto anche lo staff della discoteca: i dipendenti, infatti, per dieci giorni dovranno rimanere isolati.
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Covid-19: Un farmaco potrebbe salvare la vita nei casi gravi
Il desametasone, uno steroide, sarebbe in grado di salvare la vita a pazienti Covid gravi. A confermalrlo l’Organizzazione Mondiale della Sanità a mezzo del suo direttore generale: Tedros Adhanom Ghebreyesus. Stando a quanto riferito da quest’ultimo gli studi proseguono senza soluzione di continuiti, ed i risultati sembrerebbero soddisfacenti. Ghebreyesus, in merito avrebbe dichiarato che la domanda del farmaco è aumentata a seguito dei trial svolti in Regno Unito che hanno dimostrato i benefici dello steroide. Quest’ultimo, peraltro, ha proseguito il direttore generale dell’Oms ha un basso costo di produzione.
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Le zanzare e la trasmissione del Covid 19 | la situazione
Non vi sarebbe alcuna correlazione tra le zanzare ed il Covid, nello specifico sul fatto che le prime possano essere veicolo di contagio del secondo. A confermarlo l’Istituto Superiore di Sanità. Ciò significa che non si verificherà mai la circostanza per cui la puntura dell’insetto inoculi il virus.
La scoperta è avvenuta a seguito di alcuni esperimenti che, seppur i risultati non sono ancora stati certificati, lanciano un positivo messaggio. A breve verranno pubblicati.
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