L’imposta di bollo, o tassa sul conto corrente, scade il 30 giugno; di cosa si tratta, a quanto ammonta e perché pagarla.
In un momento delicato come quello attuale, in cui gli italiani stanno provando a rimettersi in piedi, le scadenze fiscali sono l’ennesima batosta. Perché mentre c’è chi ancora attende il pagamento della cassa integrazione, chi il lavoro lo ha addirittura perso, il mondo dei tributi continua inesorabilmente a girare.
Alcune incombenze sono state solo rinviate, altre neppure questo. È il caso dell’imposta di bollo, cosiddetta tassa sui conti correnti, che scadrà martedì 30 giugno.
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Il prossimo 30 giugno, i correntisti italiani riceveranno un prelievo diretto sui propri conti per pagare l’imposta di bollo, più comunemente nota come tassa sui conti correnti. Quest’ultima altro non sarebbe che una specie di patrimoniale a mezzo della quale lo Stato si assicura una somma considerevole, stante il fatto che ad essa sono assoggettate sia le persone fisiche che quelle giuridiche.
Ma a quanto ammonta? L’imposta di bollo è pari a 34,20 euro per le prime e 100 euro per le seconde. Una tassa alla quale se si è dei correntisti non si può sfuggire e per cui il prelievo non dipende dal denaro depositato. Insomma condizione unica è possedere un conto corrente. Una tassa che ha 50 anni e di cui neppure il periodo emergenziale è riuscito a procrastinare la scadenza.
Il suo pagamento, o meglio il prelievo diretto sul conto, avviene automaticamente. Chi ha una rendicontazione trimestrale a fine giugno troverà la prima tranche di pagamento pari ad 8,55 euro per la persone fisiche, mentre 25 per i soggetti giuridici. Diversamente la somma sarà prelevata per intero. Eppure, esistono delle eccezioni. Ad esempio, chi possiede un conto con giacenza media sotto i cinquemila euro non pagherà nulla. Stesso discorso vale che chi utilizza carte prepagate seppur dotate di Iban.
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Un momento molto delicato quello attuale, dove anche soli pochi euro possono fare la differenza all’interno di una famiglia. A causa del Covid-19 numerose sono le persone rimaste senza un lavoro, che ancora attendono la cassa integrazione. Persone che sbarcano il lunario attendendo il reddito di emergenza. Le scadenze fiscali in questo momento sono l’ennesima batosta.
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