Laura Marchioro è una lavoratrice che ha ottenuto il contributo baby-sitter, ma ora – arrivata la possibilità di frequentare i centri estivi – non riesce a convertirlo. La risposta dell’Inps è una “non risposta”
Sono partite ormai da diverse settimane le domande per richiedere il bonus baby-sitter e centri estivi ma le specifiche da parte dell’Inps non sono state delle più chiare. A farne le spese una mamma romana di 44 anni, Laura Marchioro, impiegata full time come anche il marito con cui ha due figlie di 9 e 12 anni. La coppia ha richiesto all’Inps il sussidio per baby-sitter il 4 giugno che è arrivato tempestivo tre giorni dopo con addebito nel libretto famigliare.
Tutto bene fin qui. Per niente. “Le regole per ricevere il bonus baby-sitter sono arrivate prima di quelle sui centri estivi, se fossero uscite insieme io avrei scelto i centri!“, spiega Laura.
La signora non è riuscita a trovare una ragazza che possa badare alle figlie mentre lei e il marito lavorano e ora che sono cominciati i centri estivi si ritrova con 1200 euro inutilizzabili perché non possono essere riconvertiti. Non è una che cambia idea in fretta: semplicemente le informazioni sul sostegno per baby-sitter e centri estivi sono uscite in due momenti diversi. E lei ci è finita schiacciata in mezzo.
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Dopo aver contattato repentinamente l’Inps una responsabile al telefono le ha risposto che “Il cambio non è previsto, non abbiamo indicazioni. Scriva al sito dedicato My Inps per chiarimenti“. I chiarimenti sono arrivati ma l’Inps dà solo i dettagli bancari sul meccanismo di erogazione del pagamento del centro estivo, non spiega affatto come convertirli.
“Dopo mesi di isolamento e lockdown – spiega – vorrei fare stare Anna e Lia con altri bambini e ragazzi, far fare loro qualcosa di bello all’aria aperta“. Ma al momento questa cosa è infattibile ed è costretta ad alternarsi con il marito in smart working da casa per badare alle figlie.
Facciamo chiarezza: chi può richiedere il bonus baby-sitter e bonus centri estivi?
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Può ricevere il bonus:
- chi non ha mai presentato la domanda per la prestazione bonus baby sitter
- chi ha già fruito del primo bonus baby sitter da 600 euro (1.000 euro per gli operatori sanitari): questi ultimi posso richiedere un importo integrativo al precedente che non superi il totale di 1.200 euro (o 2.000 per gli operatori sanitari).
Il bonus spetta alle famiglie di:
- lavoratori dipendenti del settore privato
- lavoratori iscritti alla gestione separata dell’Inps
- autonomi iscritti all’Inps o ad altre casse previdenziali
Ricordiamo, in base ciò che è successo a Laura, che non è possibile chiedere contemporaneamente il bonus baby sitter e centro estivo.
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