Ad oggi è boom di cattedre vacanti. Per la precisione sono 85.100 in base ai dati di Cisl, 21mila circa in più del 2019. La Ministra Azzolina ha dichiarato: “Lavoriamo per le assunzioni in vista della ripresa di settembre”.
Ad oggi in Italia sono vacanti ben 85.150 cattedre. Lo rivela Cisl i cui dati segnalano anche un aumento sensibile rispetto all’anno scorso: nel 2019 erano 64.149.
Il magma della scuola è tale da permettere il verificarsi di questi paradossi e non a caso la Ministra Lucia Azzolina si giustifica rammentando che il problema è risalente e va a complicarsi a causa dei blocchi ai concorsi.
Ma cosa potrebbe risolvere il problema delle 85.100 circa cattedre vacanti? Le assunzioni. E come spiega Lena Gissi di Cisl a La Repubblica, “Non possiamo aspettare sprecando altro tempo, è arrivato il momento di decidere per la scuola, servono assunzioni immediate“.
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Mancano i docenti di ruolo ma intanto è tempo di concorsi
Il dato è però allarmante non solo in senso assoluto ma soprattutto se raffrontato a quello dello sorso anno: nel 2019 le cattedre vacanti erano circa 21mila in meno.
La zona più riguardata dal problema è neanche a farlo apposta il nord, maggiormente colpito dal Covid-19.
E ciò che è più grave è che non è nè di rapida nè di facile soluzione.
Di buono c’è che più del 55% delle richieste di mobilità sono state soddisfatte: sono state accolte 49.053 domande di mobilità territoriale, cioè il 54,3% di quelle presentate, per un totale di 8.000 spostamenti circa fuori Regione.
Mobilità ben più importante adesso visto che usciamo da un’emergenza sanitaria localizzata soprattutto in alcune regioni.
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