lo stato di calamità pubblica di fronte agli effetti diventati letali della pandemia da Covid-19.
L’ordine tassativo di Rocha è stato quello di estendere tutto quel piccolo bagaglio di ricchezza economica alla sanità brasiliana, al fine di limitare ulteriormente i danni.
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Brasile, al peggio non c’è fine: quadro disperato di decessi e infetti
La popolazione brasiliana sta vivendo un vero e proprio massacro, risentendo fin troppo le fatiche durante l’evoluzione pandemica del Covid-19. Il Paese non può permettersi di arrestare la sua corsa alla vita, ma ora è terminata anche la disponibilità dei dispositivi anti-contagio.
“Niente più mascherine, addirittura per i ricoverati in gravi condizioni di salute” sostengono gli organi politici di rappresentanza. Il Ministero della Salute disegna un quadro clinico disperato, soprattutto nella capitale federale nazionale.
Brasilia infatti conta 2.139 infetti nelle ultime ventiquattro ore e un totale nel numero di contagiati pari a 45.000 pazienti. Ben presto si renderanno saturi anche i posti letto accessibili per curare i malati in terapia intensiva (circa il 60% del totale disponibile).
L’invito dunque della forza sanitaria nazionale è quello di incentivare il governo a studiare una nuova possibilità. Dichiarare lo stato d’emergenza e il lockdown per prevenire ulteriori vittime da Covid-19.
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Le metropoli d San Paolo e Rio De Janiero stanno per essere sollevate dalla condizione di quarantena, durata troppo poco, nonostante il picco nel Paese non fosse stato ancora raggiunto. Ad oggi infatti il Brasile conta 1.344.143 infetti e 57.622 decessi per mano del Covid-19.
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