“Ama leggere, recitare, ballare, ha una personalità sicura ed estroversa. Ha 18 anni, gli occhi verdi e i capelli castani. Ellie ha la sindrome di Down“
“Appassionato di danza, dramma e vita al massimo. Seguendo le mie speranze e sogni e la fama ????!! Rappresentato da @zebedee_management”. Così si presenta sulla sua pagina Instagram Ellie Goldstein, la prima modella di Gucci con la sindrome di Down. Il suo servizio fotografico realizzato per il mascara L’Obscur di Gucci Beauty, la linea di make up performante della maison di moda italiana, ha totalizzato migliaia di likes e commenti entusiasti sui social, sia di Gucci che di Ellie. E la giovane ragazza inglese poserà proprio in questi giorni anche per uno shooting con Vogue Italia.
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Da qualche anno, infatti, la casa di moda Gucci ha deciso di includere nelle proprie campagne marketing anche soggetti particolarmente belli grazie all’autenticità e bellezza intrinseca che riescono a trasmettere, indipendentemente dai canoni estetici finora considerati “belli”. La svolta è avvenuta nel 2015 con l’arrivo di Alessandro Michele come direttore creativo.
Ellie, 18 anni, inglese. Scopriamola insieme
Zebeedee è l’agenzia inglese che rappresenta Ellie e così la presenta nel proprio portfolio ai clienti. “Ellie ama leggere, recitare, ballare, ha una personalità sicura ed estroversa. Ha 18 anni, gli occhi verdi e i capelli castani. Ellie ha la sindrome di Down“.
Ellie è originaria dell’Essex e un viso dolce e simpatico, e questo aspetto è stato valorizzato dal fotografo David PH Hyde che ha realizzato il servizio per Gucci. La ragazza è stata scoperta nell’ambito di un progetto di scouting su Instagram avviato da Gucci Beauty e Vogue Italia. Nello scatto la modella indossa il nuovo mascara Gucci L’Obscur che ne enfatizza ancor più lo sguardo.
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Ellie non è nuova nel settore moda, infatti ha già fatto una discreta gavetta nel mondo della pubblicità con brand quali Vodafone e Nike. Ha però promesso ai suoi genitori che porterà avanti anche gli studi, infatti si è da poco iscritta alla facoltà di arti performative del college di Redbridge.
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