Intervista a Leonardo Bocci, attore e creativo romano che attraverso i suoi video riesce ad emozionare il web e a trasmettere messaggi profondi
Leonardo Bocci è un attore romano, un poeta moderno per molti. Grazie ai suoi video e alle sue poesie è riuscito a conquistare il web e ad ampliare la sua platea virtuale. In modo divertente, con ironia e umorismo trasmette ai suoi fan messaggi semplici ma dal significato profondo. Racconta Roma, la città eterna dalle mille sfaccettature e sfumature.
Per lui l’arte è emozione, sensazione e felicità. Ne abbiamo parlato durante la nostra intervista. Leonardo ci ha raccontato le sue esperienze, il suo mondo artistico e come nascono le sue idee.
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Caro Leonardo com’è nata l’idea di video che raccontano la quotidianità di Roma?
Ho iniziato a studiare la recitazione da quando sono piccolo. Dopo le superiori ho provato il percorso classico però ovviamente facendo i provini ho ricevuto molte porte in faccia. Così all’epoca con Lorenzo abbiamo deciso di fare un video sulla Roma sul web che era appena esploso e in contemporanea abbiamo fatto gli Actual dove siamo esplodi con Roma Nord e Roma Sud. Poi da pochi mesi ho iniziato un percorso da solo, ho continuato a raccontare Roma, che è la cosa che mi appartiene di più.
Quello che racconti è frutto della tua vita? Delle tue abitudini?
Sicuramente è una Roma vista dal mio punto di vista. Ma è anche vero che escono fuori aneddoti ed episodi riguardo la capitale che poi li fai tuoi.
Prima parodie di film, poi video autentici e singolari. Perché questo cambiamento?
Tutto è nato da una mia delusione d’amore. Da lì mi sono guardato allo specchio e non ero più me stesso. Ho detto:” Ho bisogno di una svolta, di una rivoluzione”.
L’emergenza coronavirus ha cambiato le abitudini a tutti, piccoli e grandi e con i tuoi video però sei riuscito a rimanere in contatto con i tuoi follower e l’intera community. Il tuo lavoro in quarantena deriva soltanto da una tua idea o hai avuto modo di confrontarti con i tuoi fan e capire le loro esigenze?
Quello che ho fatto è stato totalmente individuale. Stando a casa da solo, durante il lockdown ho dovuto inventarmi qualcosa. Per forza di cose mi sono “buttato” sui social. Avere le idee è una cosa importante, in questo periodo sto pensando di chiamare degli autori che mi diano consigli.
Avresti mai pensato ad una community grande come quella che oggi ti segue?
Io penso che sono al 10% di quello a cui voglio ambire. Sono molto contento dei risultati ottenuti, della quarantena, di essere riuscito a fare vedere me stesso. L’importante è non fermarsi mai, evolversi e non fare sempre la stessa cosa.
Non solo internet ma anche tv e teatro. Qual è il settore che più ti piace?
Dipende dal tipo di progetto. Il teatro è sicuramente l’emozione più grande ma il settore più faticoso. Dovessi fare un film al cinema sarebbe una cosa belle ambiziosa. Il cinema è lo scalino più alto da raggiungere.
Cosa vorresti dire agli artisti in questo momento delicato, dove il vostro mondo è messo a dura prova?
Qualsiasi tipo di mestiere deve essere aiutato e non lasciato indietro. Soprattutto perché senza gli artisti in questa quarantena la gente si sarebbe ammazzata. Questo mondo è sempre sottostimato. Vorrei che ripartisse tutto. Bisognerebbe fare qualcosa d’importante per manifestare questa cosa.
Beatrice Manocchio
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