Il centro estivo San Luigi di Bologna è stato chiuso dopo che una maestra della struttura è risultata positiva al tampone per il Covid-19. Le autorità sanitarie hanno disposto anche l’isolamento per cinque bambini.
Chiuso in via precauzionale il centro estivo San Luigi di Bologna, dove la didattica era stata avviata lo scorso 11 giugno. Le autorità hanno preso tale decisione dopo che un’educatrice della struttura è risultata positiva al Covid-19. La maestra si era recata al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola nella giornata di sabato dopo aver avuto la febbre, ragione per la quale i medici hanno disposto il tampone, che ha poi dato esito positivo. Oltre alla chiusura del centro, le autorità sanitarie hanno fatto scattare l’isolamento per cinque bambini appartenenti al gruppo dell’educatrice. Sulla questione si è espressa la coordinatrice della didattica della scuola d’infanzia del Collegio San Luigi, Maria Bottazzo.
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Un centro estivo è stato chiuso e cinque bambini, di età compresa tra i 3 e 5 anni, sono stati isolati dopo che una maestra è risultata positiva al coronavirus. È accaduto a Bologna al centro estivo San Luigi. Secondo quanto riporta la redazione de Il Resto del Carlino, l’educatrice, dopo aver avuto la febbre, sabato scorso si è recata al Pronto soccorso dell’ospedale Sant’Orsola del capoluogo emiliano. I medici del nosocomio hanno deciso di sottoporla al tampone, che ha dato esito positivo.
Dopo il risultato del test, sono scattate le telefonate tra il San Luigi, l’Ausl e le famiglie e le misure di sicurezza del caso. Le autorità hanno, difatti, deciso di chiudere in via preventiva il centro estivo che aveva avviato la didattica lo scorso 11 giugno. Oltre alla docente positiva, cinque bambini del gruppo del suo gruppo sono stati isolati.
La coordinatrice della didattica della scuola d’infanzia del Collegio San Luigi, Maria Bottazzo, in merito ha spiegato: “La decisione di chiudere il centro – riporta Il Resto del Carlino– è stata presa di comune accordo da noi e dai genitori, perché per l’Ausl sarebbe stato sufficiente sospendere l’attività della bolla guidata dall’educatrice contagiata, ma per maggiore sicurezza si è deciso di chiudere questa avventura“.
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La coordinatrice rammaricata per l’accaduto ha poi aggiunto che la scuola aveva preso tutte le precauzioni necessarie per riaprire la didattica. Tra queste gli orari distanziati tra entrata ed uscita, l’utilizzo di mascherine e visiere ed il distanziamento. “Peccato – ha concluso la Bottazzo- perché è stata un’esperienza bellissima, interrotta troppo presto, ma utile in vista del ritorno a scuola a settembre”
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